L’amore è un fiume della brasiliana Carla Madeira è un sentiero che ci porta in luoghi mai immaginati prima dove le nostre convinzioni più profonde sono messe alla prova. L’acqua a cui si accenna nel titolo è un getto che ci lava via di dosso tutti i pregiudizi mostrandoci quanto possa essere semplice la complessità della vita umana. Potrebbe essere la storia di un triangolo amoroso, ma non lo è. Potrebbe essere una storia di inganni e vendette ma non è neanche quello. L’amore è un fiume è molto di più: è un rovesciamento di tutti i luoghi comuni. Un uomo uccide un figlio; una donna è ferita per sempre; una prostituta entra nella storia per riempire un vuoto. Dalva e Venâncio vivono un amore perfetto ma tutto viene distrutto da un folle atto di gelosia. Chiusa in se stessa, la madre muore al mondo. Cosciente del dolore che ha inflitto, il padre assassino si rifugia nella ricerca di un amore che ne è la negazione stessa. Il triangolo si completa con Lucy, la prostituta più desiderata della città, che si trova rifiutata da Venâncio. In uno stile asciutto e conciso la materia profondamente umana di questo romanzo ci viene presentata senza abbellimenti e ci costringe all’introspezione, fino a concludersi con un lieto fine (o quasi).
Paulo Mendes Pinto, Visão
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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati