Il terzo album della cantautrice di Atlanta Clairo è già un classico, con canzoni dolci ma allo stesso tempo dense e intelligenti, che lo rendono un ascolto decisamente confortante. Claire Cottrill, vero nome dell’artista, ci mostra tutta la sua musicalità e il suo gusto. Se l’abilità di scrivere melodie affascinanti è una cosa, non è scontato saperle anche interpretare con personalità. I brani hanno il calore dei dischi degli anni sessanta, ricreato grazie ai sintetizzatori, al Mellotron e a tastiere e chitarre. Il momento in cui mi sono veramente innamorato di Charm è Second nature, una canzone dove l’armonia si evolve in modo irresistibile. E quel cambiamento improvviso alla Beatles, a metà del pezzo, aggiunge una bellezza inaspettata. A seguire c’è Slow dance, che si trova in un territorio a metà fra Norah Jones, Elton John e gli Steely Dan: un altro momento notevole. Le influenze di Clairo sono sempre eleganti e lei sa mescolarle in maniera eclettica. Ha realizzato un disco perfetto per l’estate.
Ben Lock, Northern Transmissions
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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati