Omicidio in parrocchia è il secondo romanzo giallo del reverendo Richard Coles, ex parroco della chiesa d’Inghilterra ed ex popstar con il duo The Communards. Il prete Daniel Clement è il protagonista della storia ambientata nel villaggio di Champton St. Mary, dove Daniel è occupato a tranquillizzare la sua comunità ancora sconvolta dagli omicidi del romanzo precedente (Delitto all’ora del vespro) e a organizzare la fusione della sua parrocchia con quella della vicina Upper and Lower Badsaddle. Proprio da lì arriva il nuovo vicario, Chris Briddle, che scandalizza i parrocchiani indossando una salopette e portando in canonica i suoi figli dark. I lettori che si aspettano subito un bell’omicidio dovranno aspettare due capitoli in cui si descrive la vita di paese prima di arrivare al sacrificio rituale su cui dovranno indagare Daniel e il suo buon amico Neil Vanloo, il poliziotto locale. Coles ha la mano pesante con le similitudini (la macchina di Daniel è così lenta “che avrebbe potuto essere superata dal ghiacciaio Vatnajökull”) ma è anche molto abile quando si tratta di descrivere i rapporti in un piccolo paese, per esempio quando spiega quanto sia difficile convincere i fedeli maschi a cantare forte se le note di un inno si fanno più alte. Daniel, intorno a cui ruota tutta la storia, è beneducato, gentile e profondo ed è un protagonista con cui è molto piacevole passare più di trecento pagine. Omicidio in parrocchia è un altro affascinante cosy crime.
Alison Flood,The Guardian
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1577 di Internazionale, a pagina 77. Compra questo numero | Abbonati