In occasione del secondo anniversario della morte di Mahsa Jina Amini, che scatenò una grande protesta in tutto l’Iran, Narges Mohammadi, attivista e premio Nobel per la pace in carcere, ha fatto appello alla comunità internazionale per “rompere il silenzio” di fronte all’oppressione delle donne iraniane. Lo stesso giorno il presidente Masoud Pezeshkian ha promesso che la polizia religiosa “non infastidirà” le donne che non indossano il velo in pubblico. Secondo Iran Wire, anche se il movimento non ha rovesciato la Repubblica islamica, ha portato comunque importanti cambiamenti nella vita degli iraniani.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati