Mentre i suoi ex colleghi dei Pixies sono sempre stati produttivi, Kim Deal preferisce un approccio più lento, che giustifica il suo perfezionismo. Questo primo album solista ha richiesto dodici anni di lavoro. In realtà lei scrive continuamente ma per una canzone che ascoltiamo ce n’è una decina che finisce nel cestino. Critica verso l’evoluzione dell’industria musicale ai tempi di internet, si è costruita uno studio di registrazione nella sua casa a Dayton, in Ohio. Nobody loves you more è il suo lavoro più autobiografico, legato profondamente alla morte dei suoi genitori. Queste canzoni parlano di lotta, di trauma e perdita, ma nonostante tutto non sono deprimenti, anzi affermano un’energia vitale in cui la gioia e la disperazione, l’amore e il lutto sono inseparabili. Tra felicità e tristezza, i brani del disco sono tinti di chiaroscuri. Deal sembra dirci che la vita è breve e difficile, ma i momenti belli la rendono preziosa. Specialmente se ci porta un’opera sublime come questa.
Stevie Chick, Mojo
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Questo articolo è uscito sul numero 1590 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati