Il 16 novembre a Nairobi, in Kenya, l’oppositore ugandese Kizza Besigye è stato arrestato e trasferito in un carcere in Uganda, scrive The East African. La moglie Winnie Byanyima aveva denunciato il suo “rapimento” sul social media X. Quattro giorni dopo Besigye è comparso davanti a una corte marziale per rispondere di accuse legate al possesso illegale di armi. Amnesty International ha criticato la preoccupante tendenza del governo ugandese a reprimere l’opposizione con gli arresti arbitrari e le detenzioni illegali.

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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati