Prima della pandemia di covid-19 Enda Burke faceva street photography, fotografia di strada, un genere che si concentra sulla spontaneità dello scatto. Ma quando tutto il mondo è stato costretto a chiudersi in casa per evitare i contagi, Burke ha puntato il suo obiettivo sulle uniche persone che poteva vedere ogni giorno: i suoi genitori. Per il progetto Homebound with my parents Burke ha costruito delle scenografie nella loro casa a Galway, in Irlanda, e ha chiesto ai genitori di posare come protagonisti delle sue storie inventate. Le immagini sono caratterizzate da colori accesi e un grande senso dell’umorismo, in cui Burke spesso ha mescolato elementi della religione cattolica e altri ricordi della sua infanzia irlandese. “Per me creare queste scene è stata una forma di evasione”, ha spiegato il fotografo.
Per realizzare i set Burke ha messo sottosopra la casa di famiglia curando ogni minimo dettaglio: ha comprato online gli oggetti rétro, ha steso la carta da parati e ha istruito i suoi genitori sulle pose da assumere. “Sono attratto dalla monotonia associata alla vita quotidiana e nei miei lavori mi piace usare l’ironia, la nostalgia, il design kitsch e il colore per trasformare piccoli dettagli degli ambienti domestici in vere e proprie meraviglie”. ◆
Enda Burke è un fotografo irlandeseche vive e lavora a Galway.
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Questo articolo è uscito sul numero 1595 di Internazionale, a pagina 60. Compra questo numero | Abbonati