Il parlamento di Singapore ha approvato un disegno di legge che obbliga i gruppi imprenditoriali e le associazioni legate a specifiche etnie a rivelare eventuali donazioni straniere e legami con l’estero e garantire che la posizioni apicali siano occupate da cittadini di Singapore. L’obiettivo, scrive Straits Times, è salvaguardare “l’armonia razziale” e frenare l’influenza straniera nella città stato, la cui popolazione è di etnia cinese, malese e indiana. Il governo è convinto che Singapore sia vulnerabile alla diffusione delle fake news e alle campagne di disinformazione, perché ha una popolazione multietnica e un accesso a internet molto diffuso e potrebbe essere preso di mira in quanto polo finanziario.
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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati