
“Hezbollah sfoggia il suo arsenale popolare”, titola il quotidiano libanese An Nahar commentando il funerale di Hassan Nasrallah, leader della milizia sciita ucciso da un bombardamento israeliano nel settembre 2024, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone a Beirut il 23 febbraio. È stata una mobilitazione popolare senza precedenti in un momento cruciale per Hezbollah, ridimensionato da due mesi di guerra contro Israele e dall’indebolimento del cosiddetto asse della resistenza, il nome usato dai gruppi che nella regione si oppongono a Israele e sono sostenuti dall’Iran. Hezbollah ha aspettato il ritiro quasi completo dell’esercito israeliano dal sud del Libano per organizzare l’evento, il primo raduno popolare dalla fine della guerra, a cui hanno partecipato anche molti politici libanesi e rappresentanti di gruppi e milizie provenienti da Iran, Iraq e Yemen. Poco dopo l’inizio della cerimonia aerei da guerra israeliani hanno sorvolato Beirut a bassa quota, mentre l’esercito di Tel Aviv ha bombardato alcune località del sud del Libano sostenendo che erano in corso azioni militari. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati