
Il governo del Sud Sudan è nato nel 2020 da un accordo di pace molto fragile, che ora rischia di andare in frantumi. Il 4 marzo le autorità di Juba hanno arrestato alcuni alti ufficiali dell’esercito e due ministri vicini al primo vicepresidente Riek Machar, con l’accusa di aver alimentato una rivolta nello stato dell’Alto Nilo, nel nordest del paese. Secondo **Radio Tamazuj **otto delle persone arrestate sono state successivamente liberate. Il presidente Salva Kiir ( nella foto ) è convinto che Machar e il suo partito, l’Splm-io, sostengano i giovani miliziani dell’Esercito bianco, che avevano attaccato una base militare sudsudanese a Nasir, nell’Alto Nilo. Il bilancio delle violenze in quella regione è di decine di morti tra le forze governative, tra cui un generale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1605 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati