Perché non ricordiamo gli eventi dei primi mesi o anni di vita? Secondo un nuovo studio pubblicato su Science i bambini già a un anno formano ricordi, che però vengono dimenticati. Attraverso la risonanza magnetica, i ricercatori hanno monitorato l’attività dell’ippocampo – una struttura cerebrale chiave per la memoria – in bambini tra i quattro e i 25 mesi mentre osservavano immagini nuove e già viste. I risultati confermano che l’ippocampo forma ricordi fin dalla prima infanzia, con un’attività più intensa dopo i 12 mesi, segno di una maturazione progressiva della memoria. “Abbiamo dimostrato che i bambini sono in grado di codificare un’immagine, ma la memoria episodica richiede di collegare più elementi insieme”, spiegano gli autori. Per chiarire il paradosso dell’amnesia infantile saranno necessarie ulteriori ricerche. L’obiettivo è stabilire quanto a lungo l’ippocampo può conservare ricordi episodici e se esistono meccanismi che ne impediscono il recupero in età adulta. Un’ipotesi è che con l’avanzare dell’età la velocità con cui i bambini dimenticano diminuisca. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1607 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati