Leonardo Cendamo, Getty

Il 27 marzo lo scrittore francoalgerino Boualem Sansal ( nella foto ) è stato condannato da un tribunale di Algeri a cinque anni di carcere e a una multa di circa 3.500 euro. È stato riconosciuto colpevole di attentato alla sicurezza dello stato, all’integrità del territorio e alla stabilità delle istituzioni dell’Algeria, e di aver condiviso informazioni sensibili con stranieri per le sue dichiarazioni al giornale francese di estrema destra Frontières sull’antica appartenenza al Marocco di territori dell’ovest algerino. Sansal, 80 anni, malato di cancro, è stato incarcerato in Algeria nel novembre 2024. La sua condanna ha inasprito le tensioni tra Algeri e Parigi, ma ha anche suscitato la speranza che Sansal sia graziato, aprendo una via d’uscita dalla crisi diplomatica. Il 31 marzo il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune e il francese Emmanuel Macron si sono sentiti al telefono per la prima volta, scrive il sito algerino Tsa, con Macron che ha chiesto “un gesto di clemenza e di umanità verso Sansal”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati