Dal 31 marzo sul mercato azionario della Corea del Sud è di nuovo possibile fare vendite allo scoperto (cioè vendere titoli presi in prestito, impegnandosi a ricomprarli, se tutto va bene, a un prezzo più basso e restituirli), un settore che vale 1.700 miliardi di dollari. Come spiega Bloomberg, il metodo era stato vietato nel novembre del 2023 per fermare le cosiddette vendite allo scoperto “nude” (quelle fatte senza prendere in prestito i titoli), un’attività illegale in cui erano coinvolte alcune grandi banche. In questi mesi le autorità sudcoreane hanno fatto multe per 84 miliardi di won (57 milioni di dollari) a istituti come la francese Bnp Paribas e la britannica Barclays.

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Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati