Con il termine doomscrolling s’intende la tendenza a scorrere ossessivamente notizie apocalittiche, spiega New Scientist. È un’abitudine causata dal fatto che il cervello tende a soffermarsi sulle informazioni negative, probabilmente perché in passato la sopravvivenza degli esseri umani dipendeva dalla capacità di individuare e rispondere alle minacce. Oggi il doomscrolling è collegato a un rischio maggiore di depressione e, in alcuni casi, può produrre i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. Se si ha l’impressione che le cattive notizie stiano minando il proprio benessere, è opportuno limitare il tempo passato sui dispositivi digitali, oltre a fare uno sforzo per trovare contenuti che restituiscano la fiducia nell’umanità. Naturalmente non bisogna evitare tutte le informazioni negative in modo da non provare più rabbia o paura. Ma rafforzando la resilienza, si migliora la salute mentale ed è più facile agire in modo positivo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati