Sono vegetariana ed è una scelta che voglio trasmettere a mio figlio, oggi neonato (naturalmente poi deciderà da solo come comportarsi quando sarà più grande). So che non c’è problema dal punto di vista della salute e dello sviluppo ma mi chiedo che linea tenere quando andrà all’asilo e soprattutto con i nonni, che non hanno mai sostenuto la mia decisione di non mangiare animali. Fino a che punto posso intervenire senza creare tensioni e soprattutto senza mettere in difficoltà mio figlio?–Giulia

Leggendo la tua domanda ho pensato che il mondo è pieno di bambini con esigenze alimentari specifiche: le scuole, i ristoranti, le compagnie aeree ormai sono abituate a gestire intolleranze e allergie. Ma in effetti in quel caso si tratta di una questione medica e non di una scelta. Ci sono anche bambini che non mangiano alcuni alimenti per questioni religiose. Nessuno a scuola fa storie se dei genitori ebrei o musulmani non fanno mangiare la carne di maiale ai figli. Purtroppo la scelta dei vegetariani non gode ancora dello stesso rispetto e quindi per forza di cose tu, e di conseguenza tuo figlio, dovrete affrontare la fatica di essere degli apripista. Da genitore gay di tre figli, ti posso capire. Ma c’è qualcosa di molto appagante nel sentire che con la propria vita quotidiana stai dando un piccolo contributo verso una società più aperta alle differenze. Cerca di tenere duro questi primi anni, mantieni il punto anche con i nonni, e vedrai che tra non molto sarà tuo figlio ad affermare con serena fermezza che a casa vostra non mangiate gli animali.

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Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati