I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana l’australiano
Desmond O’Grady.
Quagliariello vede il cammino regolare, a cui si è tardivamente convertito, come un mezzo per risollevare le sorti in declino dell’Appennino centromeridionale. Insieme ai due giornalisti Antonio Polito del Corriere della Sera e Franca Giansoldati del Messaggero e al sacerdote don Liberio Andreatta, esperto di pellegrinaggi, ne ha compiuto uno da Norcia a Montecassino, sulle tracce di san Benedetto, fondatore del monachesimo occidentale. Nel diario di questo cammino ha registrato aspetti turistici e spirituali, anche se avremmo apprezzato più ragionamenti sul secondo aspetto e un uso minore della parola “mozzafiato” per descrivere i paesaggi. Funziona l’affinità tra l’Italia lacerata dai conflitti ai tempi del santo e la nostra società colpita dalla pandemia, che forse però ha fornito un’opportunità per ricostruire le comunità nelle regioni montuose sottopopolate. Dopo il diario, l’ex ministro prova a proporre un progetto in dieci punti per rilanciare cinque regioni, che però può funzionare solo se sostenuto dal governo centrale. Non si può abbandonare la vita difficile nelle periferie delle grandi città per una vita più comoda e sostenibile in provincia se non c’è lavoro. Il suo piano è convincente, ma non così facile da attuare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1418 di Internazionale, a pagina 119. Compra questo numero | Abbonati