I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana
la giornalista belga Vanja Luksic.
Il sottotitolo Trionfo del cristianesimo, morte dell’impero precisa di che fine si tratta. Esistono diverse date importanti dell’epoca che Augias definisce “un tramonto e un’aurora”. Una è il 380, quando il cristianesimo diventa religione di stato dell’impero, sotto Teodosio. Ben prima, dunque, del crollo del 476. Anche se abbiamo letto libri su Roma e ammirato, passeggiando, le bellezze antiche della città “eterna” (malgrado tutti i suoi problemi), scopriamo, grazie ad Augias, che siamo molto ignoranti e che abbiamo delle idee spesso sbagliate sulla Roma imperiale. Per esempio, Nerone, anche se fa uccidere sua madre, non è più crudele di tanti altri imperatori. E non ci sono prove che l’incendio del 64 sia stato voluto da lui. Però l’evento gli ha permesso di sbarazzarsi degli inquietanti cristiani. Ma non al Colosseo, come si vede nei film. Quel monumento non esisteva ancora al tempo di Nerone, che poi in realtà si chiamava Lucio Domizio Enobarbo. Augias ci spiega che anche se i cristiani sono stati perseguitati a Roma per quasi tre secoli, è grazie a diversi papi, come Sisto V, che ci sono ancora tanti monumenti imperiali in tutta la città. E infatti, leggere questo bellissimo libro fa venire voglia di riscoprire la città eterna con occhi nuovi. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati