In Grecia il processo contro 69 militanti del partito neonazista Alba dorata è stato sospeso dopo solo due ore dall’inizio per ragioni procedurali ed è stato aggiornato al 7 maggio. L’udienza è stata sospesa perché uno degli imputati non aveva un avvocato.

Pochi imputati si sono presentati in aula, tra loro nessuno dei leader del gruppo. Sia Nikólaos Michaloliákos sia il suo braccio destro Christos Pappas avrebbero dovuto comparire in tribunale. Era presente solo uno dei 13 imputati nel processo. Alcuni testimoni all’esterno del tribunale sono stati attaccati da militanti del partito.

I giudici dovranno stabilire se il movimento, che negli ultimi anni ha incitato la violenza contro gli immigrati, possa essere definito un’organizzazione criminale. Entrato in parlamento la prima volta nel 2012, il partito alle legislative del 25 gennaio del 2015 ha ottenuto 17 seggi.

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