I jihadisti del gruppo Stato islamico hanno piazzato mine e ordigni esplosivi tra le rovine romane di Palmyra, in Siria. Lo ha riferito l’Osservatorio per i diritti umani.

Secondo l’ong con sede a Londra, non è chiaro se il gruppo terroristico si stia preparando a distruggere le rovine del sito – iscritto tra i patrimoni dell’umanità secondo l’Unesco – o se stia cercando semplicemente di fermare l’avanzata delle forze governative verso Tadmor, che si trova a circa 250 chilometri da Damasco ed è stata occupata dai jihadisti in maggio.

Il responsabile del sito archeologico, Maamoun Abdulkarim, ha confermato la notizia delle mine. Nel frattempo, il portavoce del partito democratico curdo ha denunciato il rapimento di 1.227 bambini a Mosul, la “capitale” dello Stato islamico in Iraq.

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