Crisi climatica
Il 20 novembre la conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop27 si è conclusa con due giorni di ritardo a Sharm el Sheikh, in Egitto, con un bilancio negativo. Dopo lunghe trattative è stato raggiunto un accordo sulla creazione di un fondo per risarcire delle conseguenze dei disastri naturali i paesi poveri, responsabili in minima parte della crisi climatica, ma non è stato fissato alcun obiettivo concreto di riduzione in tempi rapidi delle emissioni di gas serra.
Ucraina-Russia
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha denunciato il 20 novembre “una serie di raid condotti deliberatamente” contro la centrale nucleare di Zaporižžja, nel sudest dell’Ucraina, lanciando un appello “a mettere fine a questa follia”. Kiev e Mosca si sono accusate reciprocamente dei raid contro la centrale, attualmente occupata dall’esercito russo ma vicina alla linea del fronte.
Turchia-Siria-Iraq
Il 20 novembre l’esercito turco ha condotto una serie di raid contro obiettivi curdi nel nord della Siria e nel Kurdistan iracheno, causando la morte di circa trenta persone. In risposta alcuni razzi sono stati lanciati alla frontiera turca, causando due morti e sei feriti. Ankara accusa il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e le Forze democratiche siriane (Fds) di essere responsabili di un recente attentato che ha causato sei morti e 81 feriti a Istanbul, ma entrambi i gruppi hanno negato il loro coinvolgimento.
Kazakistan
Il capo dello stato uscente Qasym-Jomart Toqaev è stato confermato per un secondo mandato nelle elezioni presidenziali del 20 novembre. Secondo i risultati parziali, Toqaev ha ottenuto l’81,31 per cento dei voti. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha denunciato “l’assenza di una reale concorrenza”.
Malaysia
Per la prima volta nella storia del paese, le elezioni legislative anticipate del 19 novembre non hanno prodotto una maggioranza chiara in parlamento. La coalizione d’opposizione Pakatan harapan, guidata da Anwar Ibrahim, ha ottenuto la maggioranza relativa con 82 seggi sui 222 della camera bassa del parlamento. La coalizione Perikatan nasional, guidata dall’ex premier Muhyiddin Yassin, ha ottenuto 73 seggi, mentre la coalizione al potere Barisan nasional ha ottenuto trenta seggi. Sono cominciate le trattative per formare un governo di coalizione.
Indonesia
Il 21 novembre almeno 44 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite in un terremoto di magnitudo 5,6 sulla scala Richter che ha colpito l’isola di Java. L’epicentro è stato localizzato a Cianjur, un centinaio di chilometri a sud della capitale Jakarta.
Stati Uniti
Nella notte tra il 19 e il 20 novembre un uomo di ventidue anni ha aperto il fuoco in una discoteca frequentata dalla comunità lgbtq a Colorado Springs, nel Colorado, causando cinque morti e diciotto feriti. L’assalitore, Anderson Lee Aldrich, è stato bloccato da alcuni clienti del locale e poi arrestato.
Colombia
Il 20 novembre l’ufficio del difensore civico ha affermato che diciotto persone sono morte negli scontri tra due gruppi armati nel dipartimento di Putumayo, nel sudovest del paese, vicino al confine con l’Ecuador. I gruppi coinvolti negli scontri, avvenuti il 19 novembre, sono il fronte Carolina Ramírez, composto da dissidenti delle Farc, e i Comandos de la frontera, che controllano le rotte del traffico di droga nella giungla al confine con l’Ecuador.
Argentina
Hebe de Bonafini, 93 anni, una delle fondatrici dell’Associazione delle madri di Plaza de Mayo, che riunisce le donne in cerca dei figli scomparsi all’epoca della dittatura (1976-1983), è morta il 20 novembre in un ospedale di La Plata. La prima protesta dell’associazione risale al 30 aprile 1977 davanti alla Casa rosada, la sede dell’esecutivo a Buenos Aires.
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