Tutti prima o poi ci interroghiamo sul futuro della nostra specie. Sopravviveremo all’autodistruzione? Migreremo sulle stelle? La nostra società di solito fa appello all’immaginazione per riflettere sui grandi interrogativi. Anche quando scegliamo di guardare verso il futuro di dieci o mille anni, spesso ci rivolgiamo ad artisti, scrittori, registi e produttori di fantascienza perché ci aiutino a capire il nostro posto nell’universo.

Visioni del domani danno forma al presente e possono ispirare il progresso da un punto di vista sociale e tecnologico. Astronauti come Mae Jamison e ingegneri aerospaziali come Bobak Ferdowsi ed Elon Musk hanno raccontato l’importanza dalla fantascienza nella loro carriera. Cosa ancora più significativa, la fantascienza può ispirare le persone a sviluppare un pensiero proiettato sul lungo periodo.

In quanto fondatore del Museo dell’era spaziale, un progetto di storia culturale che si concentra sull’evoluzione dell’umanità in una civiltà di viaggiatori nello spazio, le mie idee su questo argomento derivano da più di vent’anni trascorsi a collezionare giocattoli spaziali d’epoca, a salvare astronavi abbandonate, a fotografare robot sul ciglio della strada e a guardare tonnellate di fantascienza. Ecco alcuni dei modi in cui la fantascienza ha aiutato me e tanti altri a capire il mondo in cui viviamo.

Una prospettiva diversa
Se ci sentiamo emotivamente coinvolti in un futuro migliore, saremo motivati ad adattarci e a risolvere i problemi che dobbiamo affrontare nel presente. Che il futuro sia descritto a tinte rosa o fosche, la fantascienza può convincerci a pensare in modo creativo consentendoci di raggiungere con un balzo il futuro più lontano e dare un’occhiata all’aspetto che potrebbe avere.

Queste storie implicano spesso che sopravviveremo come specie e che supereremo le sfide davanti a noi. Esistono tuttavia molte contronarrazioni che ci avvertono dei pericoli in agguato, nonostante i progressi che possiamo compiere come società. Racconti moraleggianti come Terminator, Mad Max o Alien possono dunque essere illuminanti tanto quanto storie ottimistiche come Interstellar, E.T. o Incontri ravvicinati del terzo tipo.

Una prospettiva multigenerazionale ampliata al punto da abbracciare l’abitabilità interplanetaria aumenta la capacità di comprendere il nostro posto nell’universo e scoraggia azioni miopi. Questo genere di prospettive più ampie danno priorità ad aspirazioni come la coesistenza pacifica e la tutela ambientale.

La capacità di trasportare la gente nel lontano futuro ha anche una funzione ispiratrice: anche se al momento non abbiamo la capacità tecnica o sociale per raggiungere i nostri obiettivi, immaginare un progresso improvviso alimenta l’ottimismo e rafforza la determinazione. In un’epoca in cui prevale il ragionamento scientifico e logico, le persone sono ancora alla ricerca di speranza e connessione.

Alien, 1979. (Twentieth Century Fox/Everett/Contrasto)

Offrendo modi fantasiosi per partecipare a eventi proiettati al di là della durata delle nostre vite, le immagini del futuro possono diventare una bussola morale per il modo in cui viviamo oggi. Descrizioni di un futuro migliore possono inoltre ispirare azioni che contribuiscano a conquistare qualcosa di più grande di noi; quando investiamo da un punto di vista emotivo in idee mitiche sul futuro, ci sentiamo anche capaci di metterle in pratica. Questa sensazione di poter agire alimenta la risolutezza e promuove una comunione globale con il resto dell’umanità.

Qualunque cosa aiuti le persone a concettualizzare il futuro, a pensare oltre il presente e a relazionarsi con personaggi dalle identità diverse è positiva. Molte classiche avventure spaziali non sono centrate su riferimenti specifici alla scienza, ma offrono comunque sguardi immaginifici su possibilità che superano la portata della scienza. Saghe come Dune, Star Wars e Il quinto elemento descrivono un universo pieno di mondi diversi ed esseri extraterrestri, offrendo così straordinarie prospettive sul percorso evolutivo dell’umanità.

Uno strumento di formazione
Andando oltre, la fantascienza dovrebbe assurgere a un livello accademico ed essere riconosciuta come qualcosa di più di un passatempo o di un’evasione nel mondo della fantasia. Laddove per alcune persone la scienza pura può essere difficile da comprendere, le proiezioni creative possono rendere le teorie scientifiche più accessibili al grande pubblico, soprattutto se comunicate mediante supporti visivi. Oltre a ispirare scienziati, ingegneri e astronauti e a sostenere i percorsi formativi di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, la fantascienza ha la capacità di alimentare gli impulsi creativi di persone di tutti i tipi, compresi gli architetti, i progettisti e i politici.

Sostenere queste immagini di progresso e condividerle con gli altri può offrire di per sé la sensazione di avere uno scopo. Magari non avrò la possibilità di colonizzare un altro pianeta o di sviluppare una tecnologia che promuova questo obiettivo, ma contribuendo a coltivare il sogno, aumento le possibilità che qualcun altro alla fine riesca a trovare un modo per arrivarci. E non si tratta solo del progresso tecnologico, ma di una trasformazione più globale della società che includa le capacità di apportare dei miglioramenti ambientali, sociali e politici.

Tutti dovrebbero andare a caccia di racconti futuristici al cinema, in tv e nella letteratura, e condividerli con le persone che fanno parte delle loro vite, soprattutto i più giovani. Così possiamo plasmare in modo collettivo ideali e concetti utili per un futuro migliore.

Il genere umano deve essere sempre più cosciente di sé e strategico nella prospettiva più ampia del tempo e dello spazio; la fantascienza può essere lo strumento più potente a nostra disposizione per spingere il pensiero popolare in questa direzione. C’è una enorme necessità di persone visionarie in questo ambito per produrre concetti di intersezione che possano spingere l’umanità verso una traiettoria più promettente. Non importa se alla fine riusciremo a salvarci e a conseguire l’obiettivo di una migrazione cosmica. Possiamo comunque divertirci guardando film di fantascienza e prendendo parte oggi al sogno di domani.

(Traduzione di Giusy Muzzopappa)

Questo articolo è uscito su Quartz.

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