Nei lontani anni ottanta, quando l’ecologia e l’ambiente erano ancora preoccupazione di pochi, Les Graphistes Associés – eredi del mitico gruppo Grapus, grafici vicini al Partito comunista – avevano inventato (tra altre mille cose prima di dissolversi nel 2000) l’uso sistematico dei margini.

È un classico: per ogni oggetto stampato ci sono dei margini che rimangono inutilizzati. Di solito ci si accontenta di tagliarli per poi farne carta riciclata. Ma loro ne avevano fatto un vero e proprio terreno di espressione più o meno artistica. Queste mini opere di formato assurdo erano riunite in piccole bustine di plastica che Les Graphistes regalavano ai loro amici più affezionati. Ognuna di queste bustine era una piccola sorpresa.

Filigranes, piccola casa editrice francese specializzata in fotografia, una delle più esigenti sia in termini di scelte editoriali sia come creatività, ha ripreso questa nobile idea. E così questi coraggiosissimi editori offrono quindici diverse immagini dei loro autori, accompagnate dall’esortazione “Artistes encore un effort” (ancora uno sforzo), in un formato otto centimetri per sei. Una deliziosa versione tascabile del catalogo delle loro creazioni più recenti.

Sono piccoli oggetti adorabili, dei veri tesori. Ma ci sono due problemi: è molto facile perderli ed è molto difficile ordinarli e conservarli. Si accettano suggerimenti.

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