Come faccio a far scoprire a mio figlio la grandezza dei Beatles rispetto a quella musica rap tutta uguale che ascolta lui?–Mauro
Pete Waterman, il produttore inglese a cui dobbiamo una bella fetta di canzoni che passavano in radio negli anni ottanta, ha detto che la musica pop è come un fiore: quando sboccia si fa appena in tempo a sentirne il profumo che è già appassito. Ogni generazione ricorda con nostalgia il dolce sapore della sua colonna sonora, ma è difficile trasmetterlo ad altri.
Fondamentalmente tu stai tenendo un fiore secco sotto il naso di tuo figlio, pretendendo che gli ricordi un’emozione che non ha mai vissuto. Per lui quel fiore non ha nessun odore. E poi diciamoci la verità: non dev’essere facile passare dai versi urbani di Jay-Z a ritornelli tipo
she loves you yeah, yeah, yeah. Ma se un giorno sarai di nuovo padre o diventerai nonno, potrai tentare di agire con più anticipo.
Con le mie figlie di sei anni ho capito quanto sia facile trasmettere le nostre passioni ai bambini. Una di loro è diventata una grande fan di Michael Jackson perché ogni tanto mio marito se la prende sulle ginocchia e le fa ascoltare qualche cd, le racconta i testi o le fa vedere i vecchi video. Giorni fa l’ho trovata che ballava da sola sulle note di The way you make me feel e, anche se continua a chiedermi se Michael era vero o disegnato, ormai è chiaro: da grande, quando ascolterà la sua musica ne sentirà il profumo.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it