L’anno scorso il libro più venduto in Francia è stato un fumetto, Titeuf, che ha battuto perfino Il codice Da Vinci. Il New York Times pubblica ormai regolarmente, nella prestigiosa pagina degli Op-Ed (gli editoriali), i commenti a fumetti di autori statunitensi e stranieri. Nel 1992 quelli del Pulitzer crearono una nuova sezione per poter premiare Maus di Art Spiegelman. La distanza tra il giornalismo tradizionale e i reportage a fumetti è sempre più sottile. In America li chiamano graphic novel, ma forse si può parlare anche di graphic journalism. Nel dibattito su quali forme prenderà il giornalismo nel ventunesimo secolo, il graphic journalism non può mancare, accanto a internet e alla fotografia. Da questa settimana Internazionale ospita due pagine di giornalismo a fumetti. Reportage contemporanei italiani e stranieri. Aprono le danze due autori d’eccezione: Lorenzo Mattotti e Marco Lodoli.
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