A ogni nuovo scandalo impariamo una nuova espressione. La volta scorsa era “utilizzatore finale”. Questa volta è “eventistica danzante”. Tutto ruota intorno alla donna-tangente di cui parla Gad Lerner, “merce di scambio ordinaria fra i puttanieri della nuova classe dirigente”. E tutto si basa sulla doppia morale, per cui si censura un cantante che racconta di aver fumato crack, ma non si trova nulla di scandaloso nel farsi beccare in un festino a base di cocaina. L’aspetto più incredibile, però, è la coazione a ripetere: politici e imprenditori corrotti sanno che rischiano di essere intercettati, eppure continuano a parlare e a comportarsi come se non potesse mai succedere. Non fanno nulla per nascondere i loro traffici. E non perché siano sciocchi, ma perché sanno che comunque la faranno franca. Hanno capito che metà del paese li ammira, e l’altra metà è così sfinita da non avere più la forza di aprire bocca.
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