Negli ultimi mesi sono aumentate le email di protesta indirizzate alla redazione del País: sempre più lettori si lamentano per lo stile trascurato e l’eccesso di refusi negli articoli.
L’11 settembre Milagros Pérez Oliva, la difensora dei lettori, si è occupata della questione. In un editoriale intitolato Errores y horrores de agosto ha elencato gli strafalcioni usciti durante l’estate e ha ammesso che il quotidiano ha un problema. L’edizione online è la più colpita. E non importa se sul web basta un minuto per correggere un errore: “Il danno ormai è fatto”.
Secondo uno studio della University of Western Ontario di London, in Canada, “un singolo errore di ortografia su un sito d’informazione è sufficiente a trasmettere un’idea di ‘dilettantismo’ che spinge il lettore a bollare il sito come poco credibile”. Il problema non riguarda solo le notizie.
Charles Duncombe, un imprenditore britannico intervistato dalla Bbc, sostiene che i refusi fanno crollare le vendite online: “Ogni settimana mandano in fumo milioni di sterline”, assicura. Nel numero scorso, a pagina 90, abbiamo scritto un’uomo, con l’apostrofo. Forse non basta per dire che abbiamo un problema. Ma significa che con i refusi non è mai il momento di abbassare la guardia.
Internazionale, numero 916, 23 settembre 2011
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