Gli errori più frequenti di Internazionale nel 2012 sono stati di calcolo. Quello con più zeri riguarda il valore delle esportazioni tedesche: è mille miliardi di euro, non un miliardo (937, p. 19). Il più triste si riferisce alle vittime della guerra in Bosnia: sono state centomila, non diecimila (944, p. 24). Il più pessimista afferma che il 31 per cento degli statunitensi è in carcere o in semilibertà, ma il dato giusto è uno su 31 (936, p. 59).
Il più deprimente? Il debito italiano è in realtà di 1.800 miliardi di euro, non di 1,8 miliardi (935, p. 27). L’errore
noir del 2012 è che Antonia Bianco non è stata uccisa con un tacco a spillo come abbiamo scritto, ma con uno spillone (927, p. 32). L’errore scatologico: nell’ambiente vengono immessi più di 135 milioni di chilogrammi di feci al giorno, i nostri milioni di tonnellate erano un’esagerazione (950, p. 60).
Poi c’è il metaerrore, segnalato da un lettore: nel n. 953 abbiamo corretto un’imprecisione nel reportage ‘La Cina alla conquista del North Carolina’, ma l’articolo invece parlava del South Carolina. Si aggiudica il titolo di errore dell’anno di Internazionale la notizia, uscita sul n. 956 a pagina 10, che l’avorio è molto ricercato in Asia perché si crede che curi il cancro e altre malattie: non è l’avorio ma il corno di rinoceronte!
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