Avete letto cosa sta succedendo in Québec? La premier indipendentista Pauline Marois ha sciolto il parlamento e il suo Parti québécois ha ottime probabilità di ottenere la maggioranza assoluta alle elezioni del 7 aprile (Internazionale 1042, pagina 21).
Il governo potrà così approvare una serie di leggi che finora l’opposizione aveva bloccato. Per esempio il Bill 14, che prevede misure più severe per difendere l’integrità e il primato del francese, la lingua ufficiale della provincia. Il nemico numero uno dell’Office québécois de la langue française (Oqlf), che deve far rispettare la legge a tutela del francese, è l’inglese. Ma l’anno scorso è stato l’italiano a finire nel mirino dei guardiani della lingua.
In seguito alla segnalazione di un cliente, l’Oqlf ha intimato al ristorante italiano Buonanotte di Montréal di far sparire dal suo menù parole come
polpette, calamari, bottiglia e pasta, e di sostituirle con gli equivalenti francesi. La comunità italiana del Québec è insorta: “Non rinunceremo mai al nostro diritto di mangiare pasta!”. Perfino i più strenui difensori del francese hanno ammesso che l’Oqlf aveva esagerato. Così, dopo giorni di polemiche, il governo ha fatto marcia indietro. Di tutte le parole italiane del menù, aveva salvato solo la pizza.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it