Prima dellʼarrivo dellʼuragano/tempesta tropicale (secondo la Cnn)/super temporale Sandy, Tim Kaine, candidato democratico al senato in Virginia, ha scritto su Twitter: “Apprezzo il vostro sostegno, ma vi prego di togliere i cartelli dal giardino o si trasformeranno in proiettili”.
Cʼè voluta la forza della natura per sospendere la campagna elettorale. Il presidente Obama ha annullato i suoi appuntamenti elettorali e Mitt Romney, che inizialmente aveva detto di voler andare avanti, ha fatto lo stesso. Soprattutto, lʼuragano ha fatto slittare il voto anticipato in alcuni stati. A Filadelfia, roccaforte elettorale di Obama in Pennsylvania, unʼinterruzione di corrente potrebbe influire sul voto. La zona sudoccidentale della Virginia, roccaforte di Romney, rischia di essere travolta da una tempesta di neve. Romney farà più avanti la sua arringa finale sul “cambiamento reale” che ha promesso allʼAmerica.
Ma come il servizio postale, la corsa alla presidenza va avanti nonostante la pioggia, il vento e la neve. Mentre la tempesta raggiungeva la terraferma, Romney ha organizzato una specie di incontro a distanza con gli elettori dellʼOhio, temendo lʼeffetto negativo di un comizio in pubblico mentre le intemperie si abbattevano sugli elettori sulla costa. Qualcuno addirittura si è chiesto se Obama potesse rimandare le elezioni. Il portavoce del presidente Jay Carney ha detto che non lo sa. Obama ha comunque cercato di essere il più presidenziale possibile.
“Su indicazione del presidente Obama”, si legge in un comunicato della Casa Bianca, “la Federal emergency management agency (Fema) sta coordinando le operazioni di soccorso del governo federale e si sta preparando ad assistere gli stati colpiti dallʼuragano Sandy”.
Traduzione di Fabrizio Saulini
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