Il contadino semina più o meno tutto l’anno. Gli amatori soprattutto ad aprile, quando già pregustano pomodori, cetrioli e zucchine.

Ma come farlo? Un errore comune è interrare il seme troppo a fondo, dimenticando che non va sepolto ma solo protetto con una leggera coltre di terra, in modo che – come si dice in campagna – senta il suono delle campane. Se il seme non muore, non diventerà mai pianta. Ma se marcisce, tristemente separato dall’aria e dal tepore, va sprecato.

Certi semi vanno aiutati a germinare.

Quelli di fave, piselli e fagioli (per i primi due è già tardi, ma per i fagioli siamo ancora in tempo) è bene tenerli a mollo almeno una notte e deporli già gonfi e pronti a mandar fuori il germoglio.

Sui piccolissimi semi di basilico e prezzemolo è bene adagiare del tessuto umido.

Zucche, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni e cetrioli vanno seminati in vasetti piccoli e poi trapiantati non appena la pianticella si mostra sana e vigorosa.

Insalate, spinaci e bietole si seminano invece direttamente a dimora, in vaso o nell’aiuola, tracciando piccoli solchi.

I cardoni si possono piantare in vaso solo se questo è stretto e lungo: la radice a fittone, infatti, non ama essere disturbata.

Anche per i fiori dell’orto consiglio i vasetti: nasturzi, zinnie dai colori pastello, tagete o puzzole per allontanare gli insetti nocivi. Per le semine in vaso, utilizzate terriccio neutro, bonificato da radici e semi di infestanti.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it