1. Appino, Che il lupo cattivo vegli su di te In giro si vedono sempre più Saarloos wolfdog o lupi cecoslovacchi:
addomesticati, da compagnia, ma più lupi che cani. Fanno chic sauvage, incutono vispetto e ammivazione ed evocano appetiti ancestvali ma anche Covtina d’Ampezzo. E c’è sempre chi simpatizza con loro, da Tex Avery col suo lupone animato a questa nuova filastrocca dark del leader degli Zen Circus. Il quale, al debutto solista con l’album Il testamento, suo personale progetto di espulsione di lati oscuri della vita, ne invoca il carisma a esorcizzare incubi peggiori.
2. The Beatles, Rocky Raccoon Nel ricettacolo frou frou di 10 Corso Como, al piano di sopra dove la sanno lunga su libri e foto e musica: proprio qui riascoltare Birthday, Helter skelter e le altre? Che piacere. E sembra roba appena uscita, mix tra energia e raffinatezza, qualità del songwriting e più diversità che negli Esercizi di stile di Raymond Queneau. Riecco il White album, che da 45 anni non invecchia. Tra le cose più divertenti rimane questo country Paul McCartney che fa il pirla, fiaschetta in mano e bibbia nel cassetto e procione in testa; trapper cornuto e più lento del suo rivale. **
- Lisa Richards, **Old crow**** L’unico animale qui che davvero destabilizzi un po’ è quel vecchio cornacchione del malaugurio che guarda e che aspetta di gracchiare in quel suo modo raggelante. Tutto il contrario di colei che gli chiede di lasciarle prima cantare tutte le canzoni che sa: una country-autrice australiana del Queensland, che foto sempre sovraesposte suggeriscono percossa dal sole e dagli anni, con voce da gattina in saloon sotto spirito. Il nuovo album Beating of the sun, registrato in Texas, arriva prima di lei (live ad aprile) in Italia; merito della piccola New Model Label.
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