Il 23 febbraio [è morta a 110 anni Alice Sommer][1], la più anziana sopravvissuta della Shoah, protagonista di The lady in number 6: music saved my life, vincitore dell’Oscar per il miglior cortometraggio documentario. Quando veniva chiesto a Sommer quale fosse il suo segreto per una lunga vita, rispondeva: “In una parola, ottimismo! Guardo sempre il buono che c’è. Quando sei rilassata, il tuo corpo è rilassato. Quando sei pessimista, il tuo corpo si comporta in un modo non naturale. Dipende solo da noi se vediamo il bene o il male. Quando sei cortese con le persone, le persone lo sono con te. Quando dai, ricevi”.
Ora, con una storia di vita diversa anche se non meno affascinante, il sopravvissuto più anziano del mondo è Yisrael Kristal, un produttore di dolci di Haifa, in Israele. Kristal, che a settembre compirà 111 anni, ha raccontato di recente ad Ha’aretz di ricordare ancora la prima volta che ha visto un’automobile passare: era il 1914 e nell’auto scorse la figura di Franz Josef, l’allora imperatore dell’Austria. Fuori c’era la guerra e Kristal come tutti gli altri lanciava le caramelle verso l’imperatore. Fu l’inizio di un’incredibile storia personale fatta di tragedie e dolori della guerra, sempre accompagnata dal sapore dei dolci.
All’età di vent’anni, dopo la grande guerra, trasportava sacchi di zucchero, facendo così i primi passi in quel mondo dei dolci che durante la seconda guerra mondiale - prima ad Auschwitz e subito dopo in un ospedale militare russo, dove preparava dolci e caramelle ai soldati - gli ha salvato la vita.
Un po’ come è successo a Ida Marcheria, “la signora dei cioccolatini e dei marron glacé”. Era stata deportata in campo di concentramento quando aveva 14 anni, aveva perso tutta la famiglia tranne una sorella. Di notte, per sconfiggere la fame, la solitudine e la disperazione, sognava il profumo del cioccolato, il suo ricordo preferito di casa. Una volta finita la guerra, aveva aperto un laboratorio di dolci e cioccolatini artigianali a Roma: i clienti abituali uscivano sempre con un dolce in mano e una storia da raccontare. È morta nel 2011, a 82 anni.
Oggi Kristal continua a preparare i dolci e non si ferma neanche alla soglia di 111 anni. A differenza di Alice Sommer quando gli viene chiesto il segreto per vivere al lungo risponde in yiddish: “Non è una grociseh mezieah”, non è un grande affare. Il mondo secondo lui peggiora. “Una volta”, racconta nell’intervista, “un calzolaio lavorava su poche paio di scarpe e sapeva esattamente quanto avrebbe guadagnato. Oggi ci sono le macchine che producono più di cento paia di scarpe al giorno, ma il lavoro non c’è e tutti camminano scalzi”.
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