Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono un quarantenne bisessuale e adoro bere la sborra. Dico “bere” e non “ingoiare” perché parlo di bicchieri interi. Produco e vendo filmati nei quali ne bevo grandi quantitativi. Poiché non ho un giro stabile di ragazzi che mi riforniscono, utilizzo sperma congelato. Prima usavo la mia, raccolta nel corso del tempo. Poi ho conosciuto un tizio online un paio d’anni fa a cui piace rifornire della propria sborra persone come me. Ho alcuni dubbi di natura sanitaria al proposito. Primo, è possibile che infezioni sessualmente trasmissibili sopravvivano al processo di congelamento e scongelamento? Ho già bevuto alcuni bicchieri della sua sborra, e quindi il dado è tratto per quanto riguarda il mio attuale “toro da sborra”, come sono chiamati nella mia ristretta comunità sessuale, ma vorrei avere più donatori. Seconda domanda: quale quantità di sborra posso bere senza correre pericoli? E digerire? Quando lo faccio il mio stomaco ne risente, ma di solito riesco a gestire la cosa. Mi faccio del male non ascoltando lo stimolo del mio corpo, che sarebbe di risputarla fuori? Dalle ricerche che ho fatto, sembra che lo zinco nello sperma sia la principale preoccupazione. Appena cento millilitri contengono il nostro fabbisogno quotidiano di zinco, e troppo zinco può avere alcuni effetti negativi sulla salute. Progetto di berne almeno un litro in un filmato e non mi sento a mio agio a parlarne con il mio dottore. Potresti contattarne uno per me?

– Canadian Cumsumer

P.S. Sarei intervenuto sul tuo podcast ma mia sorella è un’ascoltatrice, e preferirei non condividere queste informazioni con lei.

Prima che qualcuno possa intervenire nella sezione commenti e scrivere “FALSO” in caratteri maiuscoli, CC ha incluso il nome del suo profilo Twitter in un post-post scriptum, il che mi ha permesso di verificare che si tratta di una persona vera. Inoltre, dando una rapida scorsa al profilo Twitter di CC, ho scoperto che non è la sola persona a procurarsi e a tracannare metodicamente enormi quantità di sperma. A quanto pare esiste una fiorente comunità di “tori da sborra” in rete che amano fornirne, e ancora più numerosi sono i trangugia-sborra come CC che amano tracannarne (sfortunatamente CC mi ha chiesto di non pubblicare il suo nome su Twitter, e quindi dovrete fidarvi di me: questa lettera non è un falso).

Ora, prima di far entrare in scena l’esperto che speravi di sentire, CC, voglio dire una cosa ai miei altri lettori: personalmente il kink di CC non mi attira neanche un po’– mi sembra un’esagerazione assoluta di una cosa buona – ma CC e i suoi tori da sborra non fanno male a nessuno. Anzi il mondo sarebbe un posto migliore se ci fossero più canadesi come CC al suo interno, e meno canadesi come quelle teste di cazzo fasciste di camionisti che stanno bloccando le frontiere.

D’accordo! Facciamo entrare l’esperto della settimana!

“Sembra che qui ci siano due domande”, dice il dottor Josh Trebach, specializzato in medicina d’emergenza e tossicologia medica a New York. “La prima riguarda il rischio d’infezioni sessualmente trasmissibili (ist). La seconda è ‘quando il troppo diventa davvero troppo?’. È sicuro bere grandi quantitativi di sperma?”.

Il dottor Trebach ha consultato la letteratura medica, CC, ma ha rilevato una “estrema penuria” d’individui che congelano, scongelano e bevono grandi quantitativi di sperma. Appartieni a una comunità poco rifornita (tranne quando è rifornita in eccesso) e poco rappresentata (tranne che su Twitter).

“Ma sappiamo che le infezioni sessualmente trasmissibili possono essere trasmesse in seguito a sesso orale”, dice il dottor Trebach. “Tra queste ci sono sifilide, herpes, gonorrea, clamidia e hiv. E anche se esiste la tentazione di ritenere che il processo di congelamento e scongelamento crei un ambiente meno propizio alle infezioni, ci sono prove che suggeriscono che alcune di esse possano sopravvivere piuttosto bene al processo di congelamento. La gonorrea può sopravvivere a temperature al di sotto a di -185 gradi per oltre un anno. Anche la clamidia è in grado di sopravvivere dopo essere stata congelata”.

In realtà le ist non sono generate quando lo sperma entra in contatto con la saliva, naturalmente, né sono generate spontaneamente quando qualcuno dispone la sua sborra nel ghiaccio secco e la spedisce a uno sconosciuto incontrato su internet. “Ma data l’assenza di dati sulle persone che congelano, scongelano e poi bevono sperma, inviterei chi si dedica a questa attività a un atteggiamento prudente, e a prendere in considerazione sostanzialmente gli stessi rischi di quando praticano sesso orale”, dice il dottor Trebach. “Questo significa essere al corrente della vostra condizione e di quella del/i vostro/i partner per quanto riguarda le ist, e applicare appropriate strategie preventive, come profilassi pre-esposizione e frequenti test per rilevare le infezioni”.

Quindi, per esempio, verificando che il tuo toro da sborra si sia sottoposto a test e sia attualmente senza infezioni e in una relazione monogama con una persona che si è fatta a sua volta testare. Oppure che sia una persona che ha fatto i test, senza ist e che ha come unico sfogo sessuale quello di fornire sperma a uomini e donne come te. Se è così, CC, non dovresti lasciare che un’esagerata paura di contrarre un’infezione t’impedisca di ricercare il tuo piacere. Ciò detto, CC, più aumenta il numero di tori da sborra del tuo gregge, più aumentano per te i rischi di contrarre delle infezioni. Naturalmente. E quindi, per quanto riguarda la tua sicurezza al riguardo, dovresti limitarti al tuo fornitore di fiducia, anche se questo significa attese più lunghe tra un getto e l’altro.

Quanto al tuo progetto di bere un intero litro di sborra in un filmato… “Quando è che troppo diventa davvero troppo?”, si chiedeva il dottor Tebach. “In tossicologia utilizziamo un concetto chiamato ‘dose letale mediana’ o ‘DL50’ per descrivere quanto sia tossica una data sostanza. La DL50 è, di fatto, la quantità di una sostanza che ucciderebbe il 50 per cento di persone che risultino esposte a essa o, nel caso di CC, che la ingeriscano. Sarebbe teoricamente possibile, estrapolando i dati sugli esseri umani e sugli animali relativi alla dose letale di ogni singolo ingrediente (come lo zinco), ipotizzare la DL50 dello sperma, ma sarebbe appunto un esercizio teorico e impreciso”.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

E ora un po’ di scienza, un po’ di matematica e un po’ di congetture (per me, non per il dottor Trebach): lo zinco è un oligoelemento importante per i nostri sistemi immunitari, per le nostre funzioni metaboliche, per la capacità del nostro corpo di guarire le ferite, e per la produzione d’importanti enzimi. I maschi adulti dovrebbero ingerire circa 11 milligrammi di zinco al giorno. Un singolo cucchiaino di sperma contiene circa il 3 per cento di tale quantità e un litro contiene 203 cucchiaini. Se, quindi, dovessi bere un intero litro di sperma, CC, ingeriresti all’incirca sei volte il tuo fabbisogno quotidiano di zinco, ovvero 66 milligrammi. Immaginando che tu non abbia altri problemi medici non diagnosticati, si tratta probabilmente di una dose di zinco (o sperma) insufficiente a ucciderti, ma sufficiente a farti vomitare.

“La mia opinione è che se bevi abbastanza di una qualsiasi cosa da avere voglia di vomitare, dovresti probabilmente ridurne il consumo. Potrebbe essere il modo in cui il tuo corpo ti dice che qualcosa non va, o che in quel momento qualcosa è in eccesso”, dice il dottor Trebach. “E una continua irritazione del tuo tratto gastrointestinale attraverso lesioni dirette, distensione, o ripetuta esposizione, è sconsigliata”.

E anche se in un litro di sperma non dovesse esserci abbastanza zinco da ucciderti – o abbastanza acido citrico, o fruttosio, o potassio, o pidocchi – questo non significa che sia sicuro ingerirne rapidamente tale quantità.

“Secondo un vecchio adagio del mondo della tossicologia è la dose a fare il veleno”, dice il dottor Trebach. “Anche cose che possono sembrare benigne – acqua, dolci, sperma – possono diventare mortali con una dose sufficientemente alta, e si possono avere effetti ‘tossici’ molto prima di raggiungere una dose letale. In un litro di sperma c’è abbastanza sodio da superare il fabbisogno quotidiano consigliato di questa sostanza, una cosa decisamente non sana”.

Alcune persone sono addirittura morte per aver bevuto troppa acqua, CC. È raro ma succede. E se è vero che una persona può morire dopo aver bevuto tre-quattro litri d’acqua in poche ore – il che, di nuovo, è già successo – nessuno si sorprenderebbe nello scoprire che una persona è morta dopo aver bevuto un intero litro di sperma in 140 secondi, vale a dire la massima lunghezza ammessa per un filmato postato su Twitter. Dici di non volere che tua sorella scopra il tuo kink dopo aver sentito la tua voce nel mio podcast, CC, e presumo che tu non voglia che tua sorella – o il resto della tua famiglia – lo scopra dopo un colloquio con il medico legale.

Ho un sacco di motti, CC, e uno di essi è: “Moderazione in ogni cosa, anche nella moderazione”. Il tuo kink non è il mio, CC, ma è un kink che non ha niente di male, come si suol dire, e riguarda il consumo di quantità smodate di sperma. Ma t’inviterei, come ho fatto per molte altre persone, a moderare la frequenza delle volte in cui sei smodato. Nel tuo caso questo significa scegliere attentamente i tuoi tori da sborra, vomitare quando il tuo corpo ti dice di farl, e ridurre la quantità di sperma se il tuo corpo ha bisogno di vomitare ogni volta che lo fai. Per il resto, goditelo.

Ma l’ultima parola spetta al dottor Trebach, che vuole aggiungere una piccola limitazione di responsabilità: non ti ha fatto una visita completa né consultato la tua cartella medica, CC, e quindi non vuole che tu pensi che questo sia un consiglio medico ufficiale. “So che parlare con un dottore di alcune di queste questioni è difficile, ma mi piace pensare che le cose stiano migliorando. I nuovi dottori oggi sono, a mio avviso, molto più a loro agio e aperti nel rispondere a domande sulla salute sessuale. Anche se alcune domande sono forse di nicchia, noi medici dobbiamo ai nostri pazienti rispetto e confidenzialità poiché siamo qui per aiutarli, non per emettere giudizi. Per favore trova un dottore con cui discutere apertamente di queste questioni, affinché ti possa fornire le migliori raccomandazioni possibili”.

P.S. Buone notizie per tutti! Proprio mentre stavo finendo questo editoriale, CC ha risposto alla mia email in cui cui gli chiedevo di ripensarci e di permettermi di condividere il nome del suo profilo Twitter qui. E ha detto di sì! E così, se c’è qualcuno tra voi che pensa ancora che questa lettera sia un falso, date un’occhiata a @zoesixxx. Vi avviso: non ordinerete mai più un chowder.

(Traduzione di Federico Ferrone)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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