Sommario

Tramonto inglese

L’industria a pezzi. La società allo sbando. La violenza sempre più diffusa. La Gran Bretagna raccontata da Ed Vulliamy.

931 (13/19 gennaio 2012)
931 (13/19 gennaio 2012)

Israele minaccia una nuova guerra

Perché Hamas dovrebbe diventare moderato se la reazione israeliana è minacciare Gaza? E perché Abu Mazen dovrebbe essere flessibile se Israele reagisce sempre con un rifiuto? Leggi

Il terzo figlio

Mio marito non vuole avere un terzo bambino perché dopo aver avuto due figli sani “non vuole sfidare la fortuna”. C’è un modo per fargli superare le sue paure? Leggi

Musica del passato

Il cantante intona una delle sue vecchie glorie. Il pubblico è in delirio e lo accompagna cantando il ritornello. Leggi

Opinioni

L’anno di Cassandra per l’Europa

Pop

Quando New York era il futuro pop

Di Gerald Marzorati

Opinioni

Il “peggio” di McBain

Visti dagli altri

La ’ndrangheta parla tedesco

Lo Spiegel ha incontrato alcuni affiliati all’organizzazione, che raccontano i traffici di cocaina e le ramificazioni in Germania

Portfolio

La fotografa francese Marion Gambin ha ritratto i turisti e i lavoratori di una località sciistica del Kashmir indiano. Le sue immagini sono rigorose ed essenziali

Viaggi

Il Sudafrica alternativo

A Città del Capo e lungo la costa occidentale, quella meno turistica. Villaggi di pescatori, due parchi nazionali poco noti e una nuova riserva naturale

Scienza e tecnologia

Libri mai finiti

I libri digitali possono essere modificati all’infinito. Per certi versi è positivo, perché gli autori potranno correggere più facilmente gli errori. Ma ci sono anche dei lati negativi

Economia e lavoro

Flussi finanziari sotto controllo

Secondo uno studio della Banca d’Inghilterra, in futuro i mercati saranno ancora più esposti al rischio di crolli. Per questo molti paesi potrebbero limitare la circolazione dei capitali

Editoriali

L’eredità di Mandela tradita

The Independent

Attualità

La svolta dell’Ungheria

La costituzione autoritaria voluta dal premier Viktor Orbán ha scatenato molte proteste. E l’Europa minaccia di tagliare gli aiuti economici

Economia

Avere o usare

Scambio di vestiti, orti in affitto, car sharing. Sempre più persone preferiscono usare un prodotto invece di possederlo. Aiutati dai social network, che consentono di risparmiare. E cambiare le regole del consumo

Musica

Nella cucina di Cesária

La cantante capoverdiana, morta a dicembre, era un motivo d’orgoglio per tutti i suoi connazionali

Nigeria

Allarme terrorismo a sud del Sahara

A Natale la setta islamica Boko haram ha lanciato una nuova serie di attentati contro i cristiani della Nigeria. Provocando il caos nel nord del paese

Non di sola Bruni

A cento giorni dalle elezioni presidenziali, in Francia ha avuto una certa eco la notizia di un presunto storno di finanziamenti in una fondazione vicina alla moglie del presidente Nicolas Sarkozy. Leggi

Attualità

Scontro per il potere

L’Iran si prepara alle elezioni. Il timore di nuove rivolte e tensioni interne al governo minacciano il presidente

Lode della contingenza

Telmo Pievani, La vita inaspettata Leggi

Elezioni

La stampa straniera non era mai stata così attenta all’Italia come nelle ultime settimane. C’è stato un salto di qualità. Non scrivono più solo i corrispondenti da Roma o da Milano: molti articoli ed editoriali sono firmati dal direttore o dai giornalisti della redazione centrale. Come succede per tutte le notizie davvero importanti. Altra novità: non c’è più nessun giornale conservatore o di centrodestra che difenda Silvio Berlusconi. Al massimo scelgono il silenzio. La ragione di questo cambiamento è forse legata al fatto che Berlusconi ormai non riguarda più solo l’Italia. Nelle prossime elezioni europee, per esempio, il Popolo della libertà potrebbe diventare il partito più importante all’interno del principale gruppo parlamentare, i popolari. Ottenendo così un potere che gli consentirebbe tra l’altro di indicare il nuovo presidente dell’assemblea. Ma soprattutto di orientare le scelte di Strasburgo in una misura del tutto inimmaginabile fino a oggi. Leggi

Cina

In cinese Google si dice Baidu

È la finestra della Cina su se stessa e sul mondo, una fonte di informazioni per un quarto della popolazione del pianeta. Con oltre 400 milioni di utenti, il motore di ricerca più usato dai cinesi offre però una versione distorta della realtà.

Graphic journalism

Cartoline dalla Croazia

Di Miroslav Sekulić

Asia e Pacifico

Pechino preferisce accontentare chi protesta

Per i leader cinesi le proteste locali, come quella di Wukan, non minacciano il potere centrale. E per i cittadini sono sempre più un mezzo per ottenere ciò che vogliono

Scienza e tecnologia

Strategie da buffet

Come comportarsi di fronte a una tavola piena di cose buone? Conviene avventarsi sui piatti preferiti? E come stipare più stuzzichini in un unico piattino? I consigli degli esperti

Opinioni

Colpi d’inverno

In copertina

Il tramonto dell’Inghilterra

L’industria a pezzi. La società allo sbando. La violenza sempre più diffusa. Trent’anni di Thatcher e New Labour hanno devastato il paese che per oltre un secolo è stato l’officina del mondo. La Gran Bretagna raccontata da Ed Vulliamy.

Attualità

La sfida dell’opposizione

Le critiche europee al governo Orbán sono giustificate. Ma a difendere la democrazia devono essere gli ungheresi

Attualità

Teheran alza il tiro

L’Iran minaccia di bloccare lo stretto di Hormuz per paura di nuove sanzioni. Ma dietro l’arroganza del regime si nasconde un paese in crisi

Cultura

I colori di un’epoca

12 miliardi di euro

Con il perdurare della crisi si moltiplicano le richieste di sostegno alle imprese, che nel 2010 hanno ricevuto dallo stato circa 12 miliardi di euro. Leggi

Pop

Il perfezionatore

Di Malcolm Gladwell

Apartheid stradale

Dato che viaggio spesso sulla strada 443, partecipo (mio malgrado) al discriminatorio sistema stradale israeliano. Leggi

Editoriali

Assad nega la realtà

The Daily Star

Sognare suoni

Berlinist, The Doors, Loney, Dear Leggi

Americhe

Le primarie repubblicane tra accuse e propaganda

Nella seconda tappa della corsa alla nomination, il moderato Mitt Romney ha vinto ancora. Ma né lui né gli altri candidati hanno un programma economico all’altezza della situazione

Opinioni

Apostrofo d’autore

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