Giornalisti e fotoreporter raccontano il loro lavoro sul blog dell’Agence France-Presse.
Mentre negli Stati Uniti e in Messico infuria il dibattito sul progetto del presidente Donald Trump di costruire un muro lungo i confini dei due paesi, i fotografi dell’Afp hanno deciso di dare un’occhiata più da vicino. Che aspetto ha questo confine? Cosa ne pensano le persone che vivono e lavorano da quelle parti? Leggi
Ero seduto nel giardino della sede di Kabul dell’Afp per avere una ricezione migliore sul cellulare, nel disperato tentativo di raggiungere un padre nella remota provincia dell’Uruzgan. Il suo figlio adolescente, mi avevano riferito alcuni anziani, era stato rapito da un comandante della polizia perché diventasse il suo schiavo sessuale. Leggi
Ci sono uomini, sogni e oggetti più forti della guerra. Mohammed Mahiedine Anis, la sua collezione di automobili d’epoca, la sua pipa e il suo grammofono sono tra questi. Leggi
A settembre il corrispondente dell’Afp da Aleppo, Karam al Masri, dava un’idea di come fosse vivere nella città assediata, mentre Rana Moussaoui, vicecapo dell’ufficio di Beiurt dell’Afp, raccontava cosa significava ricevere notizie da lui ogni giorno. Qui Karam racconta i suoi ultimi giorni ad Aleppo, l’ultimo capitolo dopo anni di articoli dalla città devastata. Leggi
“Cercavo un progetto che avrebbe prodotto foto interessanti, che non compromettessero la mia integrità giornalistica e che rappresentassero anche una piacevole esperienza di lavoro per tutte le persone coinvolte. L’idea di una serie di ritratti mi sembrava una buona soluzione, ma sarebbe stata un’attività complicata in Corea del Nord”. Leggi
“Fare la fotografa e la videogiornalista in Pakistan significa superare molte sfide. Il paese è molto conservatore dal punto di vista sociale e la zona dove vivo – Multan, nel centro del paese – è nota per i casi di violenza sulle donne”. La testimonianza di Shazia Bhatti, 38 anni, fotoreporter dell’Afp. Leggi
Ci sono solo ottanta chilometri tra Erbil, la capitale in pieno sviluppo della regione curda dell’Iraq, e Mosul, la città irachena che l’esercito di Baghdad sta cercando di sottrarre al gruppo Stato islamico. Ma raccontando l’offensiva su Mosul mi sono resa conto che a volte basta una decina di chilometri per passare da un universo all’altro, attraversando mondi molto diversi. Leggi
Quando nel 2006 sono stati annunciati i colloqui di pace tra il governo ugandese e l’Esercito di resistenza del Signore, il fotografo dell’Afp Grace Matsiko ha fatto di tutto per andare nella foresta a incontrare il famigerato comandante ribelle, ricercato dalla giustizia internazionale per crimini di guerra. Leggi
Dalla fine di ottobre una nebbia grigia e opaca avvolge la capitale indiana. Certe mattine il fumo è così denso che sembra di poterlo toccare. Gli edifici scompaiono e le macchine sbucano all’improvviso da strade invisibili. Leggi
In cinque anni ha conosciuto la prigione del regime, poi quella del gruppo Stato islamico, e ha visto morire i genitori. Ma il corrispondente dell’Afp Karam al Masri continua a raccontare ogni giorno la vita ad Aleppo. Leggi
Sono le 8.40 dell’11 settembre 2001. Una bella mattinata a New York. La vista è splendida dalle finestre degli uffici dell’Afp, al trentaquattresimo piano di un grattacielo nel centro di Manhattan. “Ci segnalano un incendio nei piani alti di una delle torri del World trade center”, annuncia la tv. Leggi
Quando sono arrivato in Gabon per raccontare le recenti elezioni, ero l’unico fotografo di un’importante testata d’informazione globale presente nel paese. La gente si chiede: perché fare lo sforzo di raccontare le ennesime elezioni e gli ennesimi disordini in un paese africano? Leggi
Potreste chiamarmi l’eterno campione olimpico, sempre in cerca di un nuovo record da battere. Solo che per me non si tratta di correre dietro agli atleti. Il mio lavoro consiste nel trovare mezzi innovativi per scattare foto spettacolari dei principali eventi sportivi come le Olimpiadi. Leggi
Vicino alla capitale Ouagadougou intere famiglie scavano il granito in miniere a cielo aperto. Nabila El Hadad ha scoperto per caso i crateri, e dopo la diffidenza iniziale nei confronti della sua macchina fotografica, ha stretto amicizia con le lavoratrici e i loro figli. Leggi
Qandeel Baloch, con i suoi selfie e i video provocanti, era diventata una celebrità in Pakistan. Il 15 luglio è stata strangolata dal fratello, che ha definito intollerabile il suo atteggiamento. Baloch è una delle tante donne vittime di delitti d’onore per avere violato i desideri delle loro famiglie. Leggi
Ogni anno nello stesso periodo le colline del nordest del Madagascar si riempiono di una fragranza molto intensa e riconoscibile. Impossibile non sentirla, impregna gli abiti e i capelli, e stordisce chi non è abituato. È la stagione della raccolta della vaniglia. Leggi
Entrando nella sala concerti, Aeham Admad non ha visto altro. Solo il pianoforte a coda Bechstein, tutto lucido, che avrebbe suonato alla sera. La prima cosa che ho notato io, invece, sono i suoi occhi enormi e il suo zaino. Lo stesso con cui, otto mesi fa, ha percorso le migliaia di chilometri che separano Damasco da Berlino. Leggi
Dovevo sbrigarmi. Oltre a filmare la natura, il mio compito era quello d’intervistare alcuni scienziati e osservatori di pinguini, che si sono dimostrati più sfuggenti degli uccelli stessi. Ho dovuto dargli la caccia tra le rocce e in mezzo a montagne innevate, fissandogli addosso il microfono prima che se la dessero a gambe. Leggi
Credo che la guerra in Siria non finirà mai. Da tre anni fotografo il conflitto ad Aleppo, la mia città. Il mio obiettivo è quello di mostrare al mondo esterno le sofferenze dei siriani. Il 28 aprile di quest’anno è stato una delle giornate più
infernali che ci sia toccato di vivere. Leggi
Dall’aprile del 2015 sono stato inviato a Lesbo tredici volte. Per non parlare delle decine di altri posti, isole o campi, dove sono andato per raccontare la crisi dei rifugiati. È una storia che ti entra dentro. Continuo a dirmi che devo essere professionale. Ma quando vedi un bambino morto sulla spiaggia non puoi fare a meno di essere coinvolto. Leggi
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