Il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato d’arresto per il capo della giunta militare al potere in Birmania, Min Aung Hlaing, accusato di crimini contro l’umanità nei confronti della minoranza rohingya. Leggi
Per due anni Siegfried Modola ha fotografato una violenta guerra civile a cui i giornalisti hanno accesso difficilmente. Con il suo lavoro ha vinto una menzione speciale al premio Romano Cagnoni Leggi
La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi è stata trasferita dalla cella di una prigione agli arresti domiciliari, ha dichiarato una fonte dell’esercito all’Afp il 17 aprile. Leggi
Il 4 aprile le forze di sicurezza birmane hanno abbattuto sette droni sulla capitale Naypyidaw, sventando un raro attacco al cuore del potere, ha annunciato la giunta militare. Leggi
Il conflitto interno in Birmania scoppiato dopo il colpo di stato del 2021 ha portato l’economia al collasso. Nonostante i successi sul campo, la vittoria della resistenza è lontana Leggi
Il giorno del secondo anniversario del colpo di stato in Birmania, migliaia di attivisti si sono riuniti a Bangkok di fronte all’ambasciata birmana e al palazzo delle Nazioni... Leggi
L’arresto di Aung San Suu Kyi, la principale leader politica del paese, è avvenuto il 1 febbraio e ha riportato il paese a un passato doloroso. Ma non è detto che i cittadini lascino campo libero ai militari. Leggi
L’esercito ha proclamato lo stato d’emergenza e arrestato Aung San Suu Kyi e altri esponenti del governo civile in un golpe di cui non è molto chiaro il senso. Leggi
In Birmania l’8 novembre si vota, e la vittoria del partito di Aung San Suu Kyi è scontata. Meno lo era la sua scelta di voltare le spalle ai rohingya. Leggi
La Birmania ha finalmente un governo eletto. Alla vigilia di questa fase decisiva, arrivata dopo mezzo secolo di dittatura militare, i giornalisti francesi Carine Jaquet e Mikael Ferloni hanno realizzato un webdocumentario per fare il punto sulle sfide che il paese deve affrontare Leggi
Dopo aver fondato la Lega nazionale per la democrazia nel 1988, dopo aver stravinto le elezioni del 1990, dopo che l’esercito ha ignorato i risultati delle urne e l’ha messa agli arresti domiciliari per 15 dei successivi 21 anni, Aung San Suu Kyi è finalmente al potere. Più o meno. Leggi
L’8 novembre i birmani sono andati a votare nelle prime elezioni libere degli ultimi venticinque anni. Ma i musulmani, che rappresentano il 5 per cento della popolazione, e in particolare la minoranza perseguitata dei rohingya, restano sottorappresentati ed emarginati. Il video del New York Times. Leggi
La Lega nazionale per la democrazia (Lnd), guidata dal premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi del parlamento alle elezioni legislative dell’8 novembre. Solo a gennaio si insedierà il nuovo parlamento e per le nomine dell’esecutivo bisognerà aspettare fino a febbraio. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati