Eurogruppo

L’eurogruppo deve sciogliere cinque nodi sul terzo salvataggio della Grecia

Questa mattina il parlamento greco ha approvato le condizioni del terzo piano di aiuti al paese. Ora tocca ai ministri finanziari dei 19 paesi dell’eurozona esaminare l’accordo raggiunto l’11 agosto tra il Atene e i creditori internazionali. Per questo, sono riuniti a Bruxelles. I nodi da sciogliere sono cinque. Leggi

L’eurogruppo dà il via libera al prestito ponte ad Atene
L’eurogruppo dà il via libera al prestito ponte ad Atene. I ministri economici dell’eurozona sono d’accordo sulla necessità di prestare subito ad Atene 7 miliardi che permettano al paese di pagare entro lunedì 3,5 miliardi alla Banca centrale europea (Bce). La Commissione europea deve renderlo ufficiale. La Bce ha deciso di concedere 900 milioni di contanti in più agli istituti greci, che resteranno chiusi fino a domenica, mentre dai bancomat si potranno prelevare 60 euro.
La Banca centrale europea lascia invariati i tassi d’interesse

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi di interesse dell’area euro al minimo storico dello 0,05 per cento. La decisione del consiglio direttivo è in linea con le aspettative dei mercati, ma l’attesa è soprattutto per i riferimenti al programma di emergenza Ela: il limite massimo ai finanziamenti che la Bce concede alle banche greche, stabilito in 89 miliardi di euro, non è stato più ritoccato dal 26 giugno scorso.

Secondo indiscrezioni, il consiglio direttivo della Bce potrebbe aspettare, prima di fare altre concessioni, che l’eurogruppo faccia partire il prestito ponte a favore di Atene per coprire le necessità della fase di negoziato di un nuovo piano di aiuti. Stando alle simulazioni interne, il poco contante rimasto agli sportelli greci – che sono chiusi dal 29 giugno e con un limite di prelievo giornaliero a 60 euro – dovrebbe bastare fino a lunedì 20 luglio, quando peraltro la Grecia dovrà rimborsare 4,2 miliardi (tra bond e interessi) alla stessa Bce. Se ciò avverrà, grazie al prestito ponte, allora il governatore Mario Draghi potrà fare altre concessioni.

L’eurogruppo ha deciso le linee generali di un prestito ponte ad Atene da 7 miliardi

L’eurogruppo dei ministri finanziari avrebbe raggiunto un accordo in linea di principio sulla concessione di un prestito ponte da 7 miliardi di euro alla Grecia. L’ha scritto l’agenzia di stampa Bloomberg, citando fonti vicine alle trattative. L’annuncio dovrebbe avvenire domani, dopo che saranno definiti i dettagli tecnici.

I creditori aspettano la Grecia al varco

Il primo ministro Alexis Tsipras ha dovuto accogliere i provvedimenti che aveva chiesto di respingere con il referendum. Quanto al futuro dell’unione monetaria, non è chiaro se l’intesa con l’eurogruppo faciliterà un confronto serio sulla scelta di procedere o meno verso una maggiore integrazione per evitare nuove crisi “greche”. Leggi

L’eurogruppo chiede ad Atene riforme entro mercoledì

Nel testo con le raccomandazioni ai capi di stato e di governo riuniti a Bruxelles, i ministri finanziari dell’eurozona hanno scritto che la Grecia ha bisogno di un nuovo piano di aiuti che potrebbe variare tra gli 82 e gli 86 miliardi di euro sui prossimi tre anni. Per ottenerli, la Grecia dovrebbe però approvare una lista di complesse riforme entro il 15 luglio. Nel testo si solleva anche l’ipotesi di un’uscita temporanea della Grecia dall’eurozona. Leggi

La lunga notte di Bruxelles

Sarà una lunga notte di trattativa, quella cominciata nella capitale belga, una trattativa che non si concluderà all’eurogruppo perché la palla dovrebbe passare ai capi di stato e di governo dell’eurozona che si riuniranno domani pomeriggio. L’ultimo miglio della partita greca, se ultimo miglio effettivamente sarà, chiama in causa le massime responsabilità politiche. Leggi

Soddisfazione per il piano di Atene dal presidente dell’eurogruppo 

Arrivano segnali positivi dalle istituzioni europee che stanno valutando il piano di riforme inviato ieri sera da Atene. Il presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem considera “credibili e accurate” le proposte e ha dichiarato che si potrebbe giungere un accordo domani.

Cinque giorni per salvare la Grecia

Ormai ci siamo: anche se si tratta dell’ennesima “giornata decisiva” per la vicenda della crisi finanziaria tra Grecia ed eurozona, stavolta si può essere abbastanza sicuri che quella del 12 luglio sarà una giornata “veramente decisiva”. Leggi

L’eurogruppo decide stasera se concedere altri due anni ad Atene

L’eurogruppo valuterà a partire dalle 19 di questa sera la richiesta del governo greco di allungare per due anni il sostegno dell’Unione europea e della Banca centrale. Sarebbe il terzo piano di salvataggio per Atene e – nelle intenzioni di Tsipras – prescinderebbe dal Fondo monetario internazionale. I ministri economici dei paesi con l’euro si riuniranno in teleconferenza, come ha annunciato il presidente dell’eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.

Mentre si apre l’Eurogruppo, Atene decide se indire un referendum

Il Parlamento greco sta dibattendo se avallare la proposta del primo ministro Alexis Tsipras di indire un referendum il 5 luglio sulle proposte avanzate dai creditori. Il ministro dell’economia Yanis Varoufakis è arrivato all’Eurogruppo di Bruxelles. Leggi

Eurogruppo si riunisce sabato, solo quattro giorni per salvare Atene

I colloqui tra la Grecia e gli altri stati della zona euro si sono chiusi anche oggi senza fare passi in avanti. L’Eurogruppo sembra essere punto e a capo: ancora non è convinto del piano di riforme che Atene promette di approvare per garantire ai creditori che migliorerà i suoi conti e per ricevere in cambio i 7,2 miliardi di aiuti accordati nel 2012. I ministri economici dei 19 paesi che usano l’euro torneranno a riunirsi sabato, lasciando al governo greco un giorno di tempo per decidere se può accettare i tagli alle pensioni e gli aumenti dell’iva che si aspettano a Bruxelles. Il premier Alexis Tsipras e il suo ministro dell’economia Yanis Varoufakis sanno di non poter concedere molto senza mettere in bilico la loro maggioranza nel parlamento di Atene e il consenso nel paese.

Come riassume l’inviato a Bruxelles del quotidiano britannico The Guardian, Ian Traynor, i margini di tempo per salvare Atene dalla bancarotta si accorciano ogni ora di più. Restano quattro giorni: l’Eurogruppo dovrà cercare di firmare un accordo sabato, domenica le riforme concordate nel piano dovranno essere approvate dal parlamento di Atene e lunedì dovrà votarle i parlamento tedesco. Martedì, 30 giugno, è il giorno della verità: Atene deve pagare quasi 1,6 miliardi al Fondo monetario internazionale. Se ci riesce, perché nel frattempo ha ottenuto il prestito dai partner dell’Unione europea, è salva. Almeno per il momento. Altrimenti, si apre la strada dell’insolvenza e forse l’uscita dall’euro.

Nessun accordo sulla Grecia: l’Eurogruppo riunito a Bruxelles si è sciolto dopo neanche due ore. I ministri economici dell’Eurozona si ritrovano domani mattina alle 11.

Nessun accordo sulla Grecia: l’Eurogruppo riunito a Bruxelles si è sciolto dopo nemmeno due ore. I ministri economici dell’Eurozona si ritrovano domani alle 13

Comincia l’Eurogruppo dopo un giorno di tensioni sulla Grecia

I ministri dell’economia dei 19 paesi dell’area euro stanno arrivando a Bruxelles. La riunione dell’Eurogruppo comincia alle 19. Si tratta di un incontro decisivo per le sorti di Atene, perché è l’ultimo vertice strettamente economico prima di quello politico di domani. Domani infatti, si riunisce il Consiglio europeo: i capi di stato e di governo di tutta l’Unione europea si aspettano di avere sul tavolo il testo di un accordo per risolvere la crisi del debito greco. Proprio per questo, l’Eurogruppo andrà avanti ad oltranza e potrebbe durare tutta la notte.

Intanto, non si è ancora concluso il colloquio tra il premier greco Alexis Tsipras i suoi creditori. Dura da circa cinque ore.

Cosa offre la Grecia ai creditori

I ministri delle finanze dell’eurozona che si riuniscono stasera a Bruxelles discuteranno delle proposte del governo greco per ottenere uno stanziamento da 7,2 miliardi di aiuti, che permetterebbe ad Atene di rispettare i pagamenti in scadenza salvandola dall’insolvenza. Ecco i punti principali del documento di undici pagine fatto avere da Alexis Tsipras ai creditori internazionali. Leggi

La situazione in Grecia è difficile, senza l’euro lo sarebbe ancora di più

La domanda è questa: cosa accadrà domani se né i ministri finanziari né i capi di stato e di governo troveranno un accordo, non diciamo per risolvere definitivamente ma almeno per tamponare la crisi greca? Leggi

Nessun accordo sulla Grecia all’Eurogruppo

L’Eurogruppo sul debito greco si è concluso senza nessun accordo, avvicinando la prospettiva di un default. Lo hanno dichiarato diversi funzionari europei parlando con la France-Presse. “Nessun accordo. Segnali forti sono stati mandati dalla Grecia sulla sua volontà di impegnarsi seriamente nei negoziati. L’Eurogruppo resta pronto a riunirsi in qualsiasi momento “, ha detto Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’euro, sul suo account Twitter.

La riunione è durata un po’ meno di un’ora e mezza. Atene deve restituire entro il 30 giugno 1,5 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale, per questo la Grecia ha bisogno che i creditori sblocchino l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. La Grecia ha bisogno di liquidità e nel caso che gli aiuti gli siano negati, Atene potrebbe andare in default e perfino uscire dall’eurozona. Pierre Moscovici, commissario europeo all’economia e alla finanza ha lanciato un appello alla Grecia affinché torni al tavolo delle trattative.

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