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L’Nsa ha intercettato Ban Ki-moon, Silvio Berlusconi e altri leader mondiali
L’Nsa ha intercettato Ban Ki-moon, Silvio Berlusconi e altri leader mondiali. Lo rivelano nuovi documenti diffusi dal sito Wikileaks, che mettono in evidenza le attività di spionaggio dell’agenzia federale statunitense. Tra le conversazioni intercettate c’è anche un incontro dell’ottobre 2011 tra il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca Angela Merkel e Silvio Berlusconi, pochi giorni prima delle dimissioni dell’allora premier italiano, e un vertice tra Ban Ki-moon e Angela Merkel sui cambiamenti climatici.
I dati dei cittadini europei sono al sicuro negli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla protezione dei dati. Il cosiddetto Privacy shield consente alle aziende di registrare i dati personali degli europei sui server statunitensi. Leggi

Edward Snowden apre un account su Twitter.
Edward Snowden apre un account su Twitter. L’ex analista dell’Nsa e fonte dell’inchiesta datagate nel suo primo tweet ha scritto: “Riuscite a sentirmi?”. Snowden attualmente vive in Russia ed è ricercato dall’Fbi per aver diffuso documenti protetti dal segreto di stato.
Cos’è il datagate e com’è cominciato

L’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha spiato i presidenti francesi Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e François Hollande. La notizia ha creato imbarazzo diplomatico tra due i paesi e ha riaperto il dibattito sul datagate, che va avanti dal 2013. Ma cos’è il datagate e com’è nato? Leggi

Gli Stati Uniti hanno spiato tre presidenti francesi, rivela Wikileaks

L’agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Nsa) ha spiato i presidenti francesi Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e François Hollande tra 2006 e il 2012. Lo rivela il sito Wikileaks, citando rapporti dei servizi segreti e documenti tecnici riservati. Washington non ha commentato, mentre Hollande ha convocato un incontro del consiglio della difesa per oggi.

I documenti, raggruppati sotto il titolo Espionnage Elysée, pubblicati in parte dal giornale francese Libération e dal sito d’informazione Mediapart in collaborazione con Wikileaks, consistono in cinque rapporti dell’Nsa, in cui sono annotati i fatti più importanti ricavati tramite le intercettazioni delle comunicazioni dei presidenti e dei loro collaboratori.

Il rapporto più recente è datato 22 maggio 2012, dopo la creazione di un protocollo per lo scambio di informazioni tra la Direction générale de la sécurité extérieure (Dgse), un’agenzia di intelligence francese, e l’Nsa, e riguarderebbe alcune “riunioni segrete”, a cui avrebbe partecipato il presidente Hollande, per discutere di una possibile uscita della Grecia dall’eurozona.

Sebbene il contenuto delle note sia classificato come altamente riservato, non rivela segreti di stato, commenta Libération. Testimonia piuttosto l’interesse dell’Nsa nei confronti della Francia. A questo scopo l’agenzia aveva raccolto in un altro documento, datato 2010 e pubblicato dal giornale francese, i numeri di telefono, fissi e di cellulare, dell’esecutivo di Nicolas Sarkozy, compresi i ministri delle finanze e dell’agricoltura.

Il senato degli Stati Uniti ha approvato il Freedom act

Il governo degli Stati Uniti potrà riprendere i controlli sui dati telefonici, ma con nuove limitazioni. Lo ha deciso il senato con l’approvazione del Freedom act. La legge estende la capacità dell’esecutivo di raccogliere i dati, una prerogativa che era scaduta il primo giugno. Il Freedom act sostituirà il Patriot act ed è stato sostenuto dal presidente Barack Obama, che lo ha definito uno strumento necessario per combattere il terrorismo. La legge è stata approvata con 67 voti favorevoli e 32 contrari e nel giro di poche ore Obama ha firmato il provvedimento.

Si tratta di un passaggio fondamentale per il paese a quattordici anni di distanza dagli attacchi terroristici dell’11 settembre, a due anni dalle rivelazioni dell’ex consulente dell’Nsa Edward Snowden. Nel 2013 Snowden aveva denunciato la pratica dell’Agenzia per la sicurezza nazionale di registrare tutta una serie di dati sulle conversazioni telefoniche. L’amministrazione statunitense non aveva a disposizione i contenuti ma le informazioni collaterali: chi ha chiamato chi, a che ora e per quanto tempo. D’ora in poi saranno le aziende telefoniche a custodire i dati. Gli inquirenti potranno prenderne visione solo se in possesso di un regolare mandato del tribunale.

Cosa resta dell’Nsa e lo scontro politico su sicurezza e privacy negli Stati Uniti

A partire dalla mezzanotte del 1 giugno, la National security agency (Nsa) non potrà più raccogliere informazioni grezze dai tabulati telefonici dei cittadini. Il senato non è riuscito a trovare un accordo per il rinnovo della sezione 215 del Patriot act, la legge voluta nel 2001 da George W. Bush per difendere la sicurezza nazionale contro le minacce terroristiche. La Casa Bianca insiste ora per una rapida approvazione del Freedom act, una legge di compromesso tra chi vuole porre un freno ai poteri dell’Nsa e chi invece vuole mantenerli. Leggi

L’Nsa non potrà più raccogliere i dati telefonici 

A partire da oggi l’Nsa, agenzia per la sicurezza nazionale statunitense, non potrà più raccogliere i dati telefonici grezzi. Il programma dell’agenzia infatti non ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione da parte del senato di Washington che non è riuscito a trovare un accordo per evitare la scadenza della sezione 215 del Patriot Act, base giuridica per la raccolta dei dati.

La notizia arriva a due anni di distanza dall’inizio del Datagate, lo scandalo che ha portato alla luce il sistema di intercettazioni compiute dall’Nsa nei confronti di milioni di cittadini statunitensi e di cittadini stranieri. L’inchiesta che ha sollevato il caso, condotta dal Guardian e da altri mezzi d’informazione, è stata possibile grazie a documenti riservati diffusi dall’ex collaboratore dell’agenzia, Edward Snowden, che vive in Russia ed è ricercato dall’Fbi.

La camera statunitense approva una legge per limitare le attività dell’Nsa

Negli Stati Uniti la camera dei rappresentanti ha approvato lo Usa freedom act, una riforma per fermare la raccolta sistematica dei dati telefonici dei cittadini statunitensi da parte dell’agenzia per la sicurezza nazionale (Nsa). Ecco cosa prevede. Leggi

Le intercettazioni dell’Nsa sono illegali, secondo una corte statunitense

Una corte d’appello degli Stati Uniti ha stabilito che le intercettazioni fatte dall’agenzia governativa Nsa sono illegali. Secondo i giudici il programma dell’Nsa, che ha permesso di raccogliere i tabulati telefonici di milioni di cittadini statunitensi, non è stato autorizzato in alcun modo dal congresso. La decisione capovolge una sentenza del 2013, secondo la quale il programma dell’agenzia federale rispettava la costituzione.

Il programma di intercettazioni dell’Nsa è stato denunciato per la prima volta da Edward Snowden, ex analista dell’agenzia che ha diffuso una serie di documenti riservati pubblicati dal Guardian, dal Washington Post e da altri giornali statunitensi.

“Non ci sono prove che il congresso volesse autorizzare la raccolta indiscriminata dei tabulati telefonici e aggregarli in un database”, ha dichiarato la corte d’appello. L’Nsa è accusata anche di aver spiato i leader di diversi paesi stranieri.

Sparatoria di fronte alla sede della Nsa negli Stati Uniti: un morto e due feriti

Ci sono stati degli spari di fronte alla sede dell’agenzia statunitense per la sicurezza nazionale Nsa a Fort Meade, nel Maryland. Secondo una prima ricostruzione, due uomini vestiti da donna a bordo di un’auto rubata stavano cercando di entrare nella base, quando una guardia è intervenuta e ha aperto il fuoco contro l’auto.

Una delle due persone a bordo dell’auto è morta, un’altra è rimasta ferita. Ferito anche un agente delle forze dell’ordione. Non dovrebbe trattarsi di terrorismo, fanno sapere le autorità locali, ma di “una questione di criminalità locale”.

L’Nsa è l’agenzia statunitense che si occupa della raccolta di dati e informazioni per scopi di intelligence. A causa di alcune attività illecite di sorveglianza, è rimasta coinvolta nel caso Datagate, lo scandalo sollevato dalle rivelazioni di Edward Snowden.

Wikipedia farà causa all’agenzia statunitense Nsa

Wikipedia farà causa all’agenzia federale statunitense Nsa e al dipartimento di giustizia statunitense contestando il programma di sorveglianza di massa messo in atto dal governo e denunciato da Edward Snowden nel caso Datagate.

La causa è stata intentata da otto organizzazioni, tra le quali figurano Human Rights Watch e Amnesty International.

Secondo la Wikimedia Foundation, la fondazione che gestisce l’enciclopedia online, il programma di intercettazioni messo in piedi dalla Nsa viola il primo emendamento, l’articolo della costituzione statunitenseche protegge la libertà di espressione e di associazione, e il quarto emendamento, che protegge i cittadini da perquisizioni e sequestri immotivati.

“Wikipedia è fondata sulla libertà d’espressione, d’inchiesta e informazione. Violando la privacy degli utenti, l’Nsa sta minacciando la libertà intellettuale, che è fondamentale per creare conoscenza”, ha scritto Lila Tretikov, direttrice della Wikimedia Foundation, sul blog ufficiale dell’organizzazione. The Guardian

L’Fbi ha trovato il nuovo Snowden

L’ex collaboratore dell’Nsa Edward Snowden non ha agito da solo, quando ha consegnato documenti riservati al giornalista Glenn Greenwald. Leggi

Stupide spie

Lo scandalo dello spionaggio dell’Nsa in Germania dimostra che i soldi e il potere hanno dato alla testa all’intelligence statunitense. Leggi

Un mediatore per Assange

Il 23 e il 24 aprile il Brasile ha ospitato a São Paulo il Net mundial per discutere il futuro di internet. Leggi

Glenn Greenwald: “L’inchiesta sull’Nsa non è finita”

L’intervento dell’autore dello scoop sul Datagate al South By Southwest di Austin. Leggi

Edward Snowden: “Ho giurato di proteggere la costituzione”

Cos’ha detto l’informatore del Datagate al South By Southwest di Austin. Leggi

Julian Assange, il re dei rifugiati

L’intervento del fondatore di Wikileaks al South By Southwest di Austin. Leggi

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Il sistema è fragile

Edward Snowden è un hacker buono e quello che ha fatto dimostra che la nostra privacy è in pericolo. Leggi

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