Shanghai

Primavera amara a Shanghai

Nella metropoli cinese non è rimasta traccia del duro lockdown di un anno fa. Ma gli abitanti portano ancora dentro i segni di una misura imposta in modo drastico e crudele Leggi

I miei 63 giorni di lockdown a Shanghai

La città è stata in isolamento da marzo a giugno 2022, tra test giornalieri e trasferimenti forzati di persone positive al covid-19. Il corrispondente del South China Morning Post racconta la sua esperienza. Il video. Leggi

La Cina intrappolata dalle sue rigidità nella lotta al covid 

Nonostante gli errori evidenti nella gestione della pandemia e le loro conseguenze sociali ed economiche, Pechino non cambia strategia. Leggi

Shanghai è nel caos ma il governo non cambia linea

Il lockdown di Shanghai, che tiene in casa 26 milioni di persone, mostra i limiti dell’intervento sanitario in Cina, dove il consenso di Xi Jinping, che corre per il terzo mandato, dipende anche da quanto rimarrà in salute il paese. Leggi

Catalano a Shanghai

Gli indici di scolarizzazione sono in relazione con la crescita economica più nei paesi ricchi che nei paesi poveri. Bisogna guardarsi dal trattare la scuola come un corpo isolato dal contesto sociale. Leggi

La Cina chiude centocinquanta fabbriche per dare il benvenuto a Disneyland.
La Cina chiude centocinquanta fabbriche per dare il benvenuto a Disneyland. Le autorità di Shanghai hanno spiegato che l’obiettivo della chiusura di 153 stabilimenti industriali “altamente inquinanti” è quello di migliorare le condizioni ambientali nella zona in cui aprirà nel 2016 il parco a tema della Disney.
Le borse di Shanghai e Tokyo limitano i danni in chiusura.
Le borse di Shanghai e Tokyo limitano i danni in chiusura. I dati negativi sull’andamento del settore industriale cinese hanno fatto segnare perdite significative ai mercati asiatici, che però hanno recuperato nel finale. In particolare, il listino di Shanghai ha chiuso a -0,60, dopo un crollo del 4,35 per cento all’avvio delle contrattazioni.
Le borse asiatiche ed europee in calo
Le borse asiatiche ed europee in calo. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni con una perdita del 3,8 per cento. A pesare è stata soprattutto l’inquietudine per l’economia cinese, dopo la pubblicazione dei dati che confermano la forte contrazione dell’attività manifatturiera cinese ad agosto.
Le borse in forte rialzo grazie al pil statunitense.
Le borse in forte rialzo grazie al pil statunitense. Il buon andamento di Wall street e l’accelerazione del prodotto interno lordo, salito nel secondo trimestre oltre le attese, hanno trascinato i mercati europei. Gli acquisti sono tornati anche sulle piazze asiatiche con Shanghai che, dopo cinque sedute negative consecutive, è salita del 5,3 per cento.
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street. Dopo una pessima chiusura della borsa cinese (-8,4 per cento), i mercati europei hanno vissuto la loro peggiore giornata dal 2011. Milano ha perso il 5,96 per cento e Atene ha chiuso con un ribasso del 10,5 per cento. Male anche New York, con l’indice Dow Jones arrivato a cedere mille punti nei primi minuti di scambi per poi recuperare gradualmente.
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street
Il crollo di Shanghai trascina le borse europee e Wall street. Dopo la drammatica chiusura della borsa cinese (-8,4 per cento), i mercati europei hanno vissuto la loro peggiore giornata dal 2011. Piazza Affari è arrivata a perdere oltre sette punti, Atene ha chiuso a -10,5 per cento. A New York l’indice Dow Jones ha perso più di mille punti nei primi minuti di contrattazione.
Il futuro incerto della Cina

Per trent’anni le aziende occidentali sono state attirate dai salari bassi e dalle promesse dell’enorme mercato interno cinese, e la Cina era considerata un eterno Eldorado il cui destino era quello di affermarsi come iperpotenza del ventunesimo secolo. Ma tutti i sogni prima o poi finiscono. Leggi

La borsa cinese ha perso più dell’8 per cento.
La borsa cinese ha perso più dell’8 per cento. È il peggior risultato degli ultimi otto anni ed è stato registrato alla chiusura della giornata a Shanghai, dopo una forte ondata di vendite. Spaventate dal crollo dei listini cinesi, Milano e le altre borse europee hanno chiuso in netto ribasso: l’indice Ftse Mib ha finito la giornata in calo del 2,97 per cento, la media degli altri listini è stata del -2,3 per cento.
Chi si assume i rischi del mercato azionario cinese

Il divieto di vendere azioni a chiunque possieda più del 5 per cento di un titolo, la promessa di immissione di liquidità da parte della Banca popolare cinese e l’invito alle aziende di stato a continuare a comprare azioni sono la prova evidente che il governo (o il Partito, che in Cina quasi coincidono) non ha alcuna intenzione di lasciare che “il mercato si autoregoli”. Leggi

In Cina le autorità hanno imposto restrizioni sulle transazioni di borsa

In Cina sono scattate pesanti restrizioni sulle transazioni di borsa, in risposta al crollo di Shanghai. In dodici mesi l’indice generale della borsa valori cinese era cresciuto di oltre il 150 per cento fino al picco del 12 giugno scorso: da allora ha perso oltre il 32 per cento. L’autorità di borsa ha reagito vietando ai grandi azionisti la vendita di titoli per almeno sei mesi. Non potranno vendere azioni di una società gli investitori che ne detengano quote dal 5 per cento in su. Leggi

Crolla la borsa di Shanghai

Ancora un crollo alla borsa di Shanghai con l’ultima parte di seduta caratterizzata da vendite generalizzate. Il mercato azionario cinese ha aperto in negativo, proseguendo con ribassi intorno all’1 per cento fino all’ultima ora di contrattazioni quando il flusso di vendite si è ampliato. Al termine degli scambi la borsa di Shanghai ha perso il 6 per cento con l’indice che è sceso sotto i 3.700 punti.

È esplosa la bolla finanziaria cinese

È stato un giovedì nero per la borsa di Shanghai, il più importante mercato finanziario cinese, e la finanza globale si risveglia con un altro fronte d’instabilità oltre al caos greco.  Leggi

Almeno trentasei morti a Shanghai in una ressa durante i festeggiamenti di capodanno

Almeno trentasei persone sono morte e quasi cinquanta sono rimaste ferite a Shanghai durante le celebrazioni del nuovo anno, intrappolate in una ressa provocata dal lancio di banconote false da una finestra, secondo quanto indicato da alcuni testimoni. La maggior parte delle vittime sarebbero studenti e donne.

La tragedia è avvenuta a Chenyi Square, nello storico quartiere di Bund affacciato sul fiume Huangpu, dove centinaia di migliaia di persone stavano festeggiando l’arrivo del nuovo anno.

Il governo della città ha dichiarato che la situazione è peggiorata verso le 23:35 (ora locale) e di aver inviato una squadra di soccorso per gestire l’incidente. Tutte le altre celebrazioni sono state sospese. Bbc

Bikini sì, Tiananmen no

Le riviste hanno scoperto che irritare il suscettibile governo della città stato può essere molto costoso. Leggi

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