Il festival musicale ospita da anni nomi di peso della musica internazionale. E getta una luce diversa su una città piena di contraddizioni. Leggi
Dopo le condanne per disastro ambientale Taranto si aspetta dei cambiamenti, così come i lavoratori dell’Ilva. Le tecnologie per rendere “pulito” l’acciaio esistono, in Europa molti ci stanno investendo. Leggi
In questi pochi metri quadri sono passate generazioni di operai, politici, ambientalisti. Un buon punto di osservazione mentre si decide il destino della fabbrica e di migliaia di persone. Leggi
Il 20 ottobre prossimo comincerà a Taranto il processo in cui sono imputati non solo i Riva e i massimi dirigenti del più grande stabilimento siderurgico italiano, l’Ilva, ma anche i rappresentanti politici e istituzionali che negli ultimi anni, secondo la procura, non si sono opposti al disastro ambientale. Leggi
Il tribunale di Taranto ha rinviato a giudizio 44 persone e tre aziende (Ilva spa, Riva fire e Riva forni elettrici) nell’inchiesta sul presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva di Taranto. Tra gli imputati c’è anche l’ex presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata.
Secondo l’accusa, tra il giugno 2010 e il marzo 2011 Nichi Vendola avrebbe esercitato pressioni su Giorgio Assennato, direttore generale dell’Agenzia regionale di protezione ambientale (Arpa) della Puglia, per far ammorbidire la posizione dell’agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva. In questo modo, sostiene la procura, Vendola avrebbe permesso all’azienda di continuare a produrre senza riduzioni di emissioni inquinanti.
Sempre secondo l’accusa, Vendola avrebbe minacciato di non rinnovare il mandato di Assennato, in scadenza nel febbraio 2011. La concussione aggravata è contestata a Vendola in concorso con l’ex responsabile per i rapporti istituzionali dell’Ilva, Girolamo Archinà, l’ex vicepresidente di Riva fire, Fabio Riva, l’ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso, e l’avvocato dell’Ilva, Francesco Perli.
La procura di Taranto ha aperto una nuova inchiesta per inquinamento ambientale nei confronti delle acciaierie Ilva. Lo riferiscono fonti investigative. L’inchiesta è stata avviata due settimane fa, dopo una denuncia del sindacato Usb.
Stamattina i carabinieri hanno fatto degli scavi all’interno dell’area siderurgica dove, secondo le indicazioni del ministero dell’ambiente, dovrebbe essere costruito il nuovo impianto di aspirazione dell’acciaieria 1 dell’Ilva.
Nel sottosuolo sarebbero stati trovati oli pesanti, catrami e altre sostanze inquinanti. La zona è stata messa sotto sequestro e sette persone risultano indagate. Reuters, La Repubblica
Dal 1996 la regione Sardegna ha speso seicento milioni di euro per mantenere in attività le miniere della Carbosulcis. Leggi
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