L’ex presidente statunitense Donald Trump. (Brandon Bell, Getty Images North America)

Un ritorno al potere di Donald Trump potrebbe mettere a rischio la democrazia negli Stati Uniti? A meno di un anno dalle elezioni presidenziali, la domanda è posta sempre più spesso dagli oppositori dell’ex presidente, grande favorito delle primarie repubblicane.

“Il paese sta avanzando come un sonnambulo verso una dittatura”, ha affermato il 3 dicembre durante un’intervista in tv l’ex deputata repubblicana Liz Cheney, che sta promuovendo un suo libro sull’argomento.

“L’ex presidente ci ha detto chiaramente cosa vuole fare”, ha aggiunto Cheney, figlia dell’ex vicepresidente Dick Cheney. “Non accetterà le sentenze dei tribunali. Procederà alle nomine senza preoccuparsi che siano ratificate dal senato. Userà le forze armate in modi totalmente antiamericani”.

Cheney ha perfino dichiarato al Washington Post di non escludere una sua candidatura da indipendente alle presidenziali del 2024, che probabilmente contrapporranno Trump al presidente democratico Joe Biden.

La retorica sempre più violenta dell’ex inquilino della Casa Bianca sta suscitando forti preoccupazioni in una parte del paese. Nelle ultime settimane ha definito i suoi avversari politici “parassiti” e ha promesso di “vendicare” la sconfitta nelle presidenziali del 2020, che non ha mai riconosciuto.

Biden, 81 anni, ha fatto da tempo della difesa della democrazia uno dei suoi cavalli di battaglia in vista della campagna elettorale. Di fronte all’inefficacia delle considerazioni economiche e sociali, Biden sta insistendo sulla minaccia rappresentata dal suo rivale.

“Se Trump non fosse il candidato repubblicano potrei anche farmi da parte”, ha dichiarato Biden il 5 dicembre durante un incontro con alcuni donatori democratici nella regione di Boston. “Non possiamo permettergli di vincere”.

“Trump non sta nascondendo i suoi progetti”, ha aggiunto Biden, citando gli avvertimenti di Liz Cheney e della rivista The Atlantic, che ha dedicato l’ultimo numero all’eventualità di un secondo mandato di Trump.

“Potrebbe distruggere le istituzioni”, ha avvertito The Atlantic, ipotizzando gli sviluppi in materia di difesa, ambiente, immigrazione, giustizia e altro.

“Trump ha sempre avuto riflessi autoritari, ma la sua macchina politica è diventata più sofisticata e il sistema di pesi e contrappesi si è indebolito”, ha affermato il 4 dicembre il New York Times.

“Smettiamola d’illuderci e affrontiamo la realtà”, ha scritto il 30 novembre sul Washington Post Robert Kagan, un politologo in passato vicino ai repubblicani. “Trump ha ottime possibilità di vincere contro Biden, un presidente impopolare e con un’età che preoccupa gli elettori”.

L’esercito per reprimere il dissenso

Secondo Kagan, in caso di ritorno alla Casa Bianca Trump perseguiterebbe i suoi avversari politici e condurrebbe un’epurazione nell’apparato statale, schierando l’esercito per reprimere qualsiasi forma di dissenso.

“Il vero dittatore è Biden”, ha replicato Trump il 5 dicembre sulla sua piattaforma Truth Social.

Trump, che sta affrontando una serie di procedimenti legali, ha aggiunto che l’attuale presidente “punisce i suoi avversari politici, ignora le leggi, abusa del suo potere e viola la costituzione”.