Almeno 73 persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite in una doppia esplosione avvenuta il 3 gennaio vicino alla tomba del generale iraniano Qassem Soleimani, considerato il coordinatore delle operazioni militari iraniane in tutto il Medio Oriente, ucciso nel 2020. In quel momento erano in corso le celebrazioni per il quarto anniversario della sua morte.
Secondo le prime informazioni fornite dalla televisione di stato del paese, “almeno 73 persone sono morte e 170 sono state ferite” nei pressi della moschea Saheb al Zaman a Kerman, dove si trova la tomba di Soleimani.
I soccorritori sono sul posto. Non sono ancora chiare le cause della doppia esplosione.
Qassem Soleimani è stato ucciso nel gennaio 2020 in un attacco compiuto da droni statunitensi in Iraq. Figura chiave del regime iraniano, è stato anche uno dei personaggi pubblici più noti del paese. Aveva 62 anni.
Soleimani andò al potere dopo aver prestato servizio nella guerra tra Iran e Iraq, dal 1980 al 1988. Diventò capo dell’unità speciale Al Quds dei Guardiani della rivoluzione, responsabile delle operazioni militari della Repubblica islamica all’estero.