Almeno nove persone sono morte e cinquanta sono rimaste ferite la sera del 22 maggio a San Pedro Garza García, nello stato messicano del Nuevo León, quando un tendone è crollato sul palco durante un comizio in vista delle elezioni presidenziali.
Secondo le immagini pubblicate sui social network, i pilastri che sostenevano il tendone sono crollati a causa di una forte raffica di vento, e anche un maxischermo è caduto sul palco, dove c’erano alcuni esponenti della formazione centrista Movimento cittadino, tra cui il candidato alle presidenziali Jorge Álvarez Máynez.
“Purtroppo il bilancio delle vittime è salito a otto adulti e un minorenne”, ha affermato sul social network X Samuel García, governatore del Nuevo León.
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San Pedro Garza García fa parte dell’area metropolitana di Monterrey, il capoluogo dello stato.
Álvarez, 38 anni, che i sondaggi danno al terzo posto in vista delle presidenziali del 2 giugno, è rimasto illeso.
Il Movimento cittadino ha annunciato la sospensione della campagna elettorale “in solidarietà con le vittime”.
“Spero che i candidati del Movimento cittadino rimasti feriti si riprendano rapidamente”, ha affermato su X Claudia Sheinbaum, candidata del partito di sinistra al governo Morena e grande favorita delle presidenziali.
Anche Xóchitl Gálvez, candidata dell’opposizione di centrodestra, seconda nei sondaggi, ha scritto un messaggio simile su X.
Nei giorni scorsi il centrodestra aveva chiesto ad Álvarez di ritirarsi per sostenere Gálvez, ma lui aveva rifiutato.
Il 2 giugno in Messico si svolgeranno le elezioni presidenziali e legislative, e si voterà anche per eleggere i governatori di nove stati su trentadue. L’attuale presidente è Andrés Manuel López Obrador.
La campagna elettorale è stata caratterizzata dalle violenze della criminalità organizzata, con trenta candidati uccisi dal 23 settembre, secondo l’ong Data cívica.