Almeno cinque persone sono state uccise e trentuno sono rimaste ferite il 25 giugno durante una protesta antigovernativa a Nairobi, la capitale del Kenya, dopo che i manifestanti hanno raggiunto il parlamento, ha affermato un’ong locale.
In precedenza l’ong Commissione keniana per i diritti umani (Khrc) aveva affermato sul social network X di aver visto la polizia “sparare a quattro manifestanti, uccidendone uno”.
Il bilancio delle vittime non è ancora definitivo.
I giornalisti dell’Afp presenti sul posto hanno riferito di aver visto tre persone a terra, presumibilmente morte, vicino al parlamento, dove un edificio è stato incendiato.
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Un numero imprecisato di manifestanti ha fatto irruzione all’interno del parlamento. Le riprese televisive mostrano uffici messi a soqquadro, con scrivanie rovesciate, finestre rotte e mobili danneggiati.
Poco dopo la polizia ha ripreso il controllo dell’edificio, grazie anche all’arrivo di tre furgoni dell’esercito con i rinforzi.
A poche centinaia di metri dal parlamento, la polizia ha usato un cannone ad acqua per spegnere un incendio negli uffici del governatore di Nairobi, secondo l’emittente Citizen Tv.
In precedenza un responsabile della sezione locale di Amnesty international, Irungu Houghton, aveva dichiarato all’Afp che “ci sono moltissimi feriti” e denunciato “l’uso di proiettili veri da parte della polizia”.
Manifestazioni di protesta sono state segnalate anche in altre città del paese, tra cui Mombasa e Kisumu.
Gli scontri sono scoppiati durante la terza manifestazione in otto giorni organizzata dal movimento di protesta Occupy parliament, che si oppone a un progetto di legge di bilancio, attualmente in discussione in parlamento, che prevede l’introduzione di nuove tasse.
Poco prima dell’irruzione in parlamento i deputati avevano approvato alcuni emendamenti al testo, che dev’essere adottato entro il 30 giugno.
Il movimento di protesta è nato in risposta ai piani del governo d’introdurre un’imposta sul valore aggiunto (iva) del 16 per cento sul pane e una tassa annuale del 2,5 per cento sui veicoli privati per finanziare il bilancio 2024-2025.
Di fronte al crescente malcontento, il 18 giugno il governo del presidente William Ruto aveva ritirato alcune misure fiscali presenti nel progetto di legge.
I manifestanti, che chiedono il ritiro di tutte le nuove tasse, avevano poi lanciato un appello per uno sciopero generale il 25 giugno.
Il governo sostiene che la stretta fiscale sia necessaria per restituire al paese, fortemente indebitato, un certo margine di manovra.
Prima del 25 giugno, la mobilitazione era stata segnata dalla morte di due persone a Nairobi, mentre decine erano rimaste ferite e centinaia erano state arrestate.
Intanto, il 25 giugno un primo contingente di poliziotti keniani è arrivato ad Haiti nell’ambito di una missione internazionale per contrastare le violenze delle bande criminali nel paese caraibico.