Il 12 settembre l’esercito russo ha annunciato di aver riconquistato dieci località nella regione russa di Kursk, dove le forze armate di Kiev avevano lanciato un’offensiva senza precedenti all’inizio di agosto.
“Abbiamo liberato dieci località in due giorni”, ha affermato il ministero della difesa russo su Telegram.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha confermato che una controffensiva russa è in corso nella regione.
Il 6 agosto l’esercito ucraino aveva attaccato a sorpresa la regione di Kursk, conquistando più di mille chilometri quadrati di territorio e un centinaio di località.
Secondo il canale Rybar di Telegram, vicino all’esercito russo, i combattimenti si stanno svolgendo in particolare intorno alla città di Snagost, nella parte ovest della regione, dove nelle ultime settimane le forze ucraine avevano distrutto alcuni ponti sul fiume Sejm.
Nonostante i combattimenti in corso nella regione di Kursk, l’esercito russo sta continuando ad avanzare verso la città strategica di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina.
Intanto, il 12 settembre il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha confermato che tre suoi impiegati sono morti e due sono rimasti feriti in un attacco in Ucraina che Zelenskyj ha attribuito all’esercito russo.
“Condanno con la massima fermezza quest’attacco contro il personale della Croce rossa”, ha affermato la presidente del Cicr Mirjana Spoljaric.
“L’esercito russo ha preso di mira alcuni veicoli della missione umanitaria del Comitato internazionale della Croce rossa nella regione di Donetsk”, ha dichiarato Zelenskyj, denunciando “l’ennesimo crimine di guerra”.
Poco dopo il presidente ucraino ha rivelato che un missile russo ha colpito un cargo in navigazione nel mar Nero, che trasportava grano verso l’Egitto.
“Il 12 settembre la Russia ha attaccato una nave civile che aveva appena lasciato le acque territoriali ucraine”, ha precisato sul social network X, aggiungendo che “il grano e la sicurezza alimentare non dovrebbero essere obiettivi militari”.