Il bilancio delle vittime causate dal tifone Yagi in Birmania è salito a 293 morti e 89 dispersi. Lo ha dichiarato la giunta militare, mentre i mezzi d’informazione statali hanno riferito che gli aiuti dall’estero hanno cominciato ad arrivare.

Il tifone Yagi ha investito il Vietnam settentrionale, il Laos, la Thailandia e la Birmania più di una settimana fa, provocando inondazioni e frane che hanno ucciso 613 persone in tutta la regione, secondo i dati ufficiali.

La giunta ha dichiarato che quasi 270mila ettari di riso e altre colture sono stati sommersi e più di centomila animali da allevamento sono morti.

Il precedente bilancio delle vittime riportato dalla giunta era di 268 morti e 88 dispersi. Le inondazioni hanno aggravato i problemi di un paese in cui milioni di persone erano già sfollate a causa di oltre tre anni di conflitto scatenato dal colpo di stato militare del 2021.

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Le Nazioni Unite hanno avvertito che, a seguito del tifone Yagi, ben 630mila persone potrebbero avere bisogno di aiuto in Birmania.

Lo scorso fine settimana, la giunta ha lanciato un appello agli aiuti dall’estero per fare fronte al disastro. Il capo della giunta Min Aung Hlaing ha “ordinato a tutti di lavorare per tornare alla normalità entro sei mesi”, ha riferito il Global new light of Birmania, quotidiano controllato dal governo.

Il 18 settembre una nave della marina militare indiana ha consegnato aiuti, tra cui cibo essiccato, vestiti, medicine e tende, al porto di Thilawa, a Yangon.

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