La Cina imporrà a partire dall’11 ottobre agli importatori di brandy europeo di depositare una cauzione presso le dogane cinesi, in seguito al via libera dell’Unione europea (Ue) ai dazi doganali aggiuntivi sulle auto elettriche cinesi.
La decisione è stata presa in un contesto di forti tensioni commerciali con Bruxelles.
Negli ultimi mesi, infatti, la Commissione europea ha avviato una serie di procedimenti contro la Cina, il più importante dei quali sulle auto elettriche.
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Secondo Bruxelles, i prezzi delle auto elettriche cinesi sono tenuti artificialmente bassi graze a sussidi statali che minano la concorrenza e danneggiano i produttori europei.
Il 4 ottobre gli stati membri dell’Ue avevano quindi dato il via libera ai dazi aggiuntivi, nonostante l’opposizione della Germania, che teme una guerra commerciale con Pechino. I dazi entreranno in vigore alla fine di ottobre.
La Cina aveva reagito affermando che avrebbe preso “tutte le misure necessarie”.
“A partire dall’11 ottobre 2024 gli importatori di brandy europeo dovranno versare una cauzione presso le autorità doganali della Repubblica Popolare Cinese”, ha affermato l’8 ottobre il ministero del commercio di Pechino.
La cauzione sarà poi addebitata retroattivamente se la Cina deciderà formalmente di applicare dei dazi aggiuntivi per compensare una presunta concorrenza sleale dei produttori di brandy europei.
Il cognac rappresenta da solo il 95 per cento del brandy europeo.
Nel gennaio scorso Pechino aveva aperto un’indagine sul brandy europeo e a fine agosto aveva annunciato di aver rilevato prove di dumping.
L’8 ottobre il ministero del commercio cinese ha anche affermato che “sono in corso indagini sulla carne di maiale e sui prodotti lattiero-caseari importati dall’Ue”.
“Allo stesso tempo la Cina sta valutando un aumento dei dazi doganali sulle importazioni di auto a benzina di grossa cilindrata”, ha aggiunto.
L’8 ottobre la Commissione europea ha affermato che presenterà ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro le misure cinesi.