Dopo aver smentito con insistenza le voci allarmanti sullo stato di salute del presidente Paul Biya, il governo ha “formalmente vietato” ai mezzi d’informazione di parlarne.
“Lo stato di salute del capo dello stato, istituzione più importante della repubblica, è una questione di sicurezza nazionale”, si legge nella nota che il ministro dell’amministrazione territoriale Paul Atanga Nji ha inviato ai governatori regionali.
“Qualunque discussione sui mezzi d’informazione sulla salute del presidente è quindi formalmente vietata, e i trasgressori saranno puniti”, si legge nella nota datata 9 ottobre, accompagnata dalla dicitura in rosso “molto urgente”.
In base alla nota, i governatori devono istituire delle “unità di vigilanza per monitorare il rispetto del divieto e identificare gli autori di commenti tendenziosi, anche sui social network”.
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La prolungata assenza di Biya, che non compare in pubblico dall’inizio di settembre, ha suscitato preoccupazioni, interrogativi e voci incontrollate sui social network.
Presente a Pechino al vertice del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (Focac), Biya, 91 anni, non ha partecipato alla sessione annuale dell’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York e al vertice della francofonia a Parigi.
Al potere dal 1982, è attualmente il più anziano capo dello stato eletto in carica.
Per mettere a tacere “voci incontrollate secondo cui Biya sarebbe gravemente malato o addirittura morto”, l’8 ottobre la presidenza ha emesso un comunicato in cui afferma che “gode di ottima salute”. Un portavoce del governo ha aggiunto che “sta svolgendo il suo lavoro da Ginevra e tornerà in Camerun nei prossimi giorni”.
Da qualche anno Biya appare solo in rari discorsi in tv, che non sono mai in diretta e in cui parla con una certa difficoltà, oppure in foto e video di feste in famiglia, al fianco della moglie Chantal.
I suoi critici lo accusano di governare da una “torre d’avorio” nel suo villaggio natale di Mvomekaa, dove trascorre la maggior parte del tempo quando non è all’estero, mentre il Camerun deve affrontare importanti sfide economiche, sociali e di sicurezza.