Il ministro della sanità ruandese Sabin Nsanzimana ha presentato un disegno di legge per consentire alle adolescenti, a partire dai 15 anni, di avere accesso ai servizi per la salute riproduttiva, in particolare alla contraccezione, per limitare le gravidanze indesiderate.
La “legge che regola i servizi”, presentata al parlamento il 5 novembre, dovrà essere discussa e votata nei prossimi giorni e dovrà scontrarsi con le resistenze dei conservatori.
“L’inaccessibilità ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti, compresa la contraccezione, porta ad alti tassi di gravidanze indesiderate”, ha affermato Nsanzimana, presentando il progetto ai parlamentari.
I sostenitori della riforma affermano inoltre che l’attuale legge discrimina le ragazze adolescenti, negando loro il diritto di prendere decisioni sulla propria salute riproduttiva, poiché in Ruanda la maggiore età è fissata a 18 anni.
Nel 2022 il parlamento ha respinto un’iniziativa simile, sottolinea tuttavia Aflodis Kagaba, direttore esecutivo dell’ong Iniziativa per lo sviluppo della salute, che ha partecipato alla stesura del disegno di legge.
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“Sfortunatamente alcune persone non sono ancora aperte all’idea di una riforma di questo tipo”, ha detto all’Afp, precisando di aver condiviso “molte ricerche che dimostrano che i giovani sono sessualmente attivi e che dobbiamo proteggerli”.
“Non voterò a favore di questo disegno di legge. A 15 anni siamo ancora bambini, ma con una legge del genere gli adulti potranno facilmente abusare dei minori sessualmente senza conseguenze”, ha detto all’Afp Christine Mukabinani, deputata del partito PS-Imberakuri.
Secondo il ministero della salute, il Ruanda registra sempre più gravidanze precoci. Tra gennaio e giugno 2024 ci sono state più di diecimila gravidanze tra le più giovani. L’aborto in Ruanda è legale solo se la gravidanza è la conseguenza di uno stupro, un incesto o un matrimonio forzato.