Da quando il congresso degli Stati Uniti autorizzò il presidente Dwight Eisenhower a imporre un embargo commerciale contro Cuba, nel 1960, i rapporti tra i due paesi non sono più tornati normali. Nel 1961 furono interrotte le relazioni diplomatiche e nello stesso anno fallì l’invasione della baia dei Porci, un’operazione organizzata dai servizi segreti statunitensi per rovesciare il governo di Fidel Castro.
Nell’ottobre del 1962 la tensione salì ulteriormente con l’installazione di missili sovietici a Cuba, a cui Washington rispose con un blocco aeronavale intorno all’isola e la richiesta all’Unione Sovietica di smantellare le basi missilistiche. Alla fine fu raggiunto un accordo su una proposta sovietica, che prevedeva il ritiro degli armamenti da Cuba in cambio dell’impegno degli Stati Uniti a non invadere l’isola.
Negli anni ottanta il presidente statunitense Jimmy Carter cercò di avviare delle misure per ristabilire le relazioni bilaterali, ma i governi Reagan e Bush scelsero di inasprire l’embargo. Le dichiarazioni del 17 dicembre 2014 con cui Barack Obama e Raúl Castro hanno annunciato di voler normalizzare le relazioni diplomatiche tra i due paesi mettono fine a anni di tensioni che hanno sfiorato una nuova guerra mondiale.
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